ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Salina, ancora un licenziamento

Arriva anche la terza lettera

Alcuni operai della salina durante il presidio

Volterra, 8 aprile 2016 - "Un altro colpo basso". L’imprenditore bergamasco Giacomo Locatelli non sente evidentemente ragioni e spedisce la terza lettera di licenziamento nell’arco di una settimana. Il boss della salina manda a casa un terzo lavoratore, impiegato di reparto, dopo aver congedato in tronco Cristina Di Lucido e Flavia Poli, le due lavoratrici del settore amministrativo.

«Un fatto grave, avvenuto senza aprire una discussione sindacale e senza ricorrere a ammortizzatori sociali o contratti di solidarietà – è l’attacco che arriva da Federico Mambrini per Uila – siamo di fronte ad un’azienda che fa tutto ed il contrario di tutto. Prima stabilizza alcuni dipendenti, poi ne mette alla porta tre in una sola settimana. Il tutto senza aprire un confronto e con una metodologia che francamente rifiuto. Quando, tempo fa, ho dichiarato che qui servirebbe un imprenditore locale sono stato attaccato da più fronti. Ma vorrei chiarire che in questa terra, ed in Toscana, non si usano mezzi così bassi. E l’azienda ragioni sul fatto che ha avuto di fronte a sé un territorio intero che ha dimostrato piena disponibilità. Chiedo alla Regione, che con noi ha aperto un percorso, di farsi garante, dal momento che l’azienda utilizza anche sovvenzioni pubbliche per l’abbattimento dei costi».

Insomma, i sindacati non sembrano certo disposti a barattare i licenziamenti con il contratto collettivo nazionale del lavoro. Intanto oggi pomeriggio i lavoratori e le organizzazioni sindacali si riuniranno in assemblea per decidere le nuove forme di protesta che potrebbero sfociare, già da lunedì, in un blocco della produzione.

«Sosterremo, fin da subito, la proposta di sciopero dei sindacati – sottolinea il primo cittadino Marco Buselli – è l’ennesima mossa errata. Mi auguro che, in sede di conciliazione, Locatelli sappia agire con equilibrio e faccia un passo indietro. Il ritiro dei licenziamenti è la condizione necessaria per poter riprendere un dialogo sereno con il nostro territorio».

Un dialogo che, ed è evidente, l’imprenditore lombardo ha fatto saltare come un tappo. Ad andarci giù duro è anche l’assessore alle attività produttive Gianni Baruffa: «La situazione in salina ha passato davvero ogni limite. Chiedo alla dirigenza di Locatelli di aprire un varco di discussione con le organizzazioni sindacali e, se ha bisogno, con tutte le istituzioni. Ma, e questo sia ben chiaro, i tre licenziamenti dovranno essere ritirati. Non giova a nessuno un clima di nervosismo».