
di Sarah Esposito
"Sono tornato al lavoro". Dopo lo tsunami degli scorsi giorni le acque a Lajatico si sono placate, gli insulti e i messaggi intimidatori sono scomparsi e il sindaco Alessio Barbafieri è tornato in ufficio. Sono state ore impegnative. Tutto è cominciato martedì mattina con la diffusione di un volantino omofobo da parte di Forza Nuova. E poi le telefonate e i messaggi di sostegno in parallelo agli incontri con i legali, le forze dell’ordine e la prefettura. Una solidarietà che è stata espressa anche con un evento organizzato al teatro comunale già la sera di martedì. "Adesso – continua Barbafieri – i tempi li detteranno i legali. Intanto sono tornato a occuparmi a tempo piano di Lajatico e di tutti i progetti che sono in cantiere. Probabilmente nei prossimi giorni ci saranno altre iniziative". Organizzare altre iniziative, a breve sapremo di cosa si tratta, con l’obiettivo di dimostrare che la natura di Lajatico ha poco a che vedere con il contenuto di quei messaggi. Eppure proprio sul legame tra FN e il paese dell’alta Valdera si è concentrato l’appello del sindaco, per capire come le notizie dell’amministrazione siano uscite così velocemente dai confini comunali, fino a diventare oggetti di volantini di propaganza per un partito di estrema destra. La solidarietà, intanto, oggi arriva anche da Montecatini Val di Cecina.
"Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al sindaco Barbafieri – scrive il consigliere di minoranza Emanuele Giovannini –. Sono atti che vanno condannati e perseguiti legalmente ed è necessario ed urgente sciogliere movimenti neofascisti come Forza Nuova poiché non ci può essere spazio per loro in una politica democratica e civile come la nostra. Un gesto di scuse pubbliche da parte degli autori sarebbe gradita, non cancella la gravità dell’atto compiuto ma sicuramente sarebbe un primo passo".