REDAZIONE PONTEDERA

"Uomo dai grandi valori. Esempio per i giovani"

Casteldelbosco da ieri ha una piazza dedicata al partigiano, sindacalista, politico e scrittore Serafino Soldani. Il ricordo della figlia

Al centro del paese che l’aveva accolto e adottato – lui, senese di Simalunga – e accanto alla scuola. La comunità e il centro del sapere delle future generazioni. L’oggi e il domani che si fondono. Come aveva saputo fare Serafino Soldani, comunista convinto, soprattutto partigiano, uomo di cultura, scrittore, poeta, bruscellante. Ma anche consigliere comunale, assessore e sindaco. Da ieri Casteldelbosco ha ufficialmente dedicato una piazza a Soldani. L’ha inaugurata il sindaco Giovanni Capecchi, che è di Casteldelbosco come Serafino, insieme a Vania Soldani, la figlia, che al termine della cerimonia ha ringraziato, commossa, l’amministrazione comunale e tutti i presenti. "Dovevamo trovarci qui lo scorso anno – ha aperto la cerimonia il sindaco – a dieci anni esatti dalla scomparsa di Soldani, poi l’emergenza sanitaria ci ha costretto a rimandare. Perché intitolare una piazza a Soldani? È stato un uomo semplice, ma allo stesso tempo di grandissima cultura. Oggi siamo qui, davanti a una scuola, un luogo di passaggio nel centro del paese. Amava raccontare agli studenti le sue esperienze di contadino, di partigiano, di bruscellante". Il Bruscello è una delle idee geniali di Soldani che è stato ricordato dal suo successore, Maurizio Mancini, fisarmonicista e anima del Bruscello. Presenti il consigliere regionale Andrea Pieroni, Giorgio Parlanti presidente Anpi, Rino Giglioli Anc, il parroco don Emmanuel e la vicesindaca Linda Vanni.