
I più grandi successi di Fabrizio De André diventano spettacolo nell’evento “E allora non chiamatemi Faber” in scena sabato 17...
I più grandi successi di Fabrizio De André diventano spettacolo nell’evento “E allora non chiamatemi Faber” in scena sabato 17 maggio alle ore 21 al teatro Era di Pontedera. Tra le note delle canzoni di uno dei più importanti cantautori italiani, si racconta la storia di una donna che dopo aver vissuto ai margini della società, riesce, con l’aiuto ricevuto in una comunità di recupero, a riscattare la sua vita e, forse, anche i suoi affetti. I temi affrontati, seppur apparentemente edulcorati dall’accompagnamento musicale, sono: l’emarginazione, la condizione della donna e la forza di reagire alle avversità, i rapporti familiari, la maternità, il dolore, la fede, l’identità di genere, la morte e l’eutanasia. “E allora non chiamatemi Faber” è uno spettacolo teatrale non semplicemente accompagnato da musica, ma intersecato a un vero e proprio concerto con dieci strumenti, due coriste e un cantante, Denis Salvadori che è anche l’ideatore e il regista dello spettacolo. "L’idea dello spettacolo – spiega il regista – è nata durante un progetto di divulgazione artistica della vita e le opere di De André che coinvolgeva le scuole medie, realizzato con l’associazione ViviTeatro. Ascoltando la canzone Princesa in classe insieme ai ragazzi, ho visualizzato la protagonista che raccontava loro la propria vita attraverso la canzone stessa; ho pensato quindi che, se la vita può essere raccontata da una canzone, si potevano raccontare le canzoni con la vita di una persona. Il copione è quindi venuto di getto pensando all’attrice che avrebbe interpretato la protagonista". La protagonista è Ester. Una donna ribelle che sceglie di vivere facendo scelte non convenzionali e in piena libertà, ed è proprio la voglia di essere se stessa che rappresenta a pieno il messaggio presente nella quasi totalità delle opere di De André.