
La Codyeco Lupi Santa Croce è prima in classifica nel girone D di serie B nazionale di pallavolo insieme al Camaiore con 64 punti
SANTA CROCE"I Lupi non sono in crisi". Con queste parole il presidente Alberto Lami tranquillizza cittadinanza e sostenitori in merito alla situazione societaria e alle voci che da giorni circolano in città. La società, dopo l’articolo pubblicato ieri dal nostro giornale, ha diramato anche un breve comunicato stampa nel quale precisa che "preso atto di quanto uscito in data odierna sul Qn La Nazione, si dissocia fermamente da quanto scritto nell’articolo e da ciò che è riportato sulla locandina".
"Le scelte dei Lupi Santa Croce sono sempre state rivolte alla salvaguardia di tutti i propri tesserati e degli atleti, rispettando sempre gli impegni presi – ancora le parole della società Lupi Pallavolo – La pallavolo a Santa Croce non è in discussione sia a livello di attività dei grandi che di settore giovanile. Nuovi progetti sono in fase di definizione e verranno resi noti a tempo debito".
Nell’articolo di ieri si è fatto riferimento alle difficoltà dello sport santacrocese a causa della crisi, ben più importante e seria, che attanaglia il settore delle concerie dal quale le società cittadini traggono da sempre linfa, tramite le sponsorizzazioni, per portare avanti le proprie attività. Che ci sia crisi nessuno, purtroppo, può confutarlo. Concetti espressi anche dal consigliere comunale delegato allo sport Flavio Baldi che proprio al nostro giornale ha parlato degli incontri in programma in questa settimana con Lupi e Cuoiopelli per affrontare le varie e diverse situazioni e trovare un modo affinché il Comune possa fare la sua parte. Rispetto ai "nuovi progetti in fase di definizione" ai quali sta lavorando la dirigenza dei Lupi – su tutti il presidente Alberto Lami e Andrea Landi – gli sportivi, la Curva del PalaParenti e la cittadinanza tutta sono in attesa di conoscerli e non vedono l’ora di poterli scoprire perché i Lupi – fondati nel 1962 grazie a un gruppo di giovani che conobbero altrove la pallavolo e la importarono nel "campino del prete" e al parroco che pagò di tasca propria la prima bandiera biancorossa – sono un patrimonio di tutti.
Come un patrimonio di tutti è la Cuoiopelli i cui dirigenti – che con coraggio hanno ereditato la sciagurata gestione precedente con un debito ingente – stanno facendo le valutazioni del caso su quale futuro è migliore per la società. Oltre alle riunioni interne ci saranno anche contatti con la federazione e l’amministrazione comunale. Sono giorni cruciali anche per allontanarele nubi.
gabriele nuti