"Uno scenario di incertezze e preoccupazioni"

L’analisi di Loris Mainardi (Filctem Cgil): "Anche l’indagine Keu contribuisce a questo quadro di luci e ombre"

Come sarà il domani? "Regna incertezza, causata da tanti elementi che si sono sommati insieme". Non nasconde preoccupazione Loris Mainardi, (Filctem Cgil) per la situazione nel distretto delle concerie e della calzatura. Partiamo da una nota positiva. "Diciamo che il ricorso alla cassa integrazione per i maggiori costi energetici non è stato così massiccio come temevamo – sottolinea Mainardi –. Le avvisaglie, ad ottobre, erano davvero brutte. Poi, alla fine, quest’aspetto ha riguardato una decina di concerie e ci sono state aziende che avevano chiesto la cassa integrazione e poi non l’hanno utilizzata. Ma questo, ovviamente, non ha scacciato tutte le nuvole nere". Restano elementi di criticità. Quali? "Il lavoro, nell’ultimo periodo – sottolinea Mainardi – è nuovamente in frenata, il quadro complessivo dei costi resta molto alto. Eppoi, non possiamo nasconderlo, nel nostro distretto anche l’indagine Keu è causa di incertezza, di preoccupazione generale per le ripercussioni che ancora può avere sul territorio, e va ad aggiungersi alle problematiche economiche di questo tempo". La congiuntura, insomma, si è fatta complicata. Al rialzo di tutti i costi di produzione, come dicevamo, – da quelli energetici (+360% in media) ai prodotti chimici (+31%) – si è aggiunto, anche il raffreddamento della domanda, alle prese con le oscillazioni dello scenario internazionale. "In questo clima che è davvero di scarsa serenità – conclude Mainardi – è anche complicato fare previsioni su cosa succederà nel 2023". Forse il dato più preoccupante è quello che ad oggi non ci sono previsioni chiare.

C. B.