CARLO BARONI
Cronaca

Una città museo pronta a decollare "Tutti i poli espositivi in un sistema" Tra opere preziose e grandi cimeli

Il progetto del Comune di San Miniato portato avanti dall’assessore alla cultura Loredano Arzilli

di Carlo Baroni

Rimettere in piedi, più bello e più funzionale, il sistema museale della città. E’ l’impegno che sta portando avanti il Copmune con l’assessore alla cultura Loredano Arzilli. San Miniato è uno scrigno di tesori che si snoda tra chiese e palazzi: spazi museali che riuniscono cimeli straordinari. Nella prima decade degli anni Duemila fu varato il primo sistema museale, con tanto di biglietto unico ed apertura ai turisti di tutti i "poli". Poi, per varie ragioni - compresa la mancanza di fondi - quella prima spinta si è spenta. Ora, però, San Miniato vive una nuova stagione di rilancio: il turismo cresce a due cifre, le presenze in città si stanno moltiplicando, tanti esercizi commerciali hanno aperto, e anche il settore dell’accoglienza sta aumentando posti letto e ricettività.

Da qui l’iniziativa del Comune di rimettere in moto la macchina, adeguandola ai tempi, dotandola di guide esperte e supportandola con un lavoro di coordinamento e di promozione a trecentossessanta gradi che coinvolge anche la Regione. Sono in corso in queste settimane gli incontri dell’assessore con le varie istituzioni ed associazioni che hanno sale museali da portare nel "sistema" ed unire al museo diocesano d’arte sacra ed ai musei civici. Quali? Al Conservatorio di Santa Chiara il visitatore potrà ammirare importanti opere tra le quali il dipinto su tavola ‘Noli me tangere’ di Lodovico Cardi detto ‘il Cigoli’; il reliquario in ebano e avorio del secolo XVII secolo con presente lo stemma della Famiglia Buonaparte; la croce dipinta del Deodato Orlandi (1284- 1315); solo per citarne alcuni. Alla Misericordia di San Miniato si fa notare in particolare l’ambulanza trainata a cavalli, del XIX secolo e i lampioni settecenteschi utilizzati anche oggi in occasione di importanti ricorrenze religiose.

La collezione vanta anche preziosi reliquiari e il gruppo ligneo della Deposizione, costituito dalle figure quasi ad altezza naturale di Cristo, della Vergine e di San Giovanni. Poi all’Accademia degli Euteleti dall’altra parte della città, dove ci sono preziosissimi volumi e anche la maschera funeraria di Napoleone. In mezzo luoghi bellissimi: dalla via Angelica ai palazzi e alle chiese. Come un vero e proprio museo a cielo aperto. Il progetto è in fase di decollo e alla battute finali.