GABRIELE NUTI
Cronaca

Uno spiraglio per salvare l’acqua Tesorino

Al termine di un incontro il sindaco Capecchi ha chiesto all’azienda di presentare una nuova istanza per la concessione provvisoria

Cancello chiuso allo stabilimento di via Costalbagno, nella valle del Chiecina

Montopoli (Pisa), 11 maggio 2022 - Uno spiraglio nella vicenda della Tesorino, lo storico marchio dell’acqua che sgorga dalle falde sotterranee lungo la valle del Chiecina, nel comune di Montopoli. Lo spiraglio è emerso ieri al termine di un incontro in comune tra il sindaco Giovanni Capecchi e i rappresentanti della Sorgente Tesorino-MLC srl, azienda che ora fa capo a un gruppo italo-cinese che si è accollato tutte le pendenze della vecchia proprietà (la MLC srl), saldando anche i debiti con l’amministrazione comunale.

La nuova proprietà aveva presentato una istanza al comune chiedendo una concessione provvisoria all’emungimento dell’acqua in attesa dell’esito del bando pubblico emesso dallo stesso comune di Montopoli per individuare l’impresa che si aggiudicherà l’autorizzazione. All’istanza gli uffici del Comune hanno risposto in maniera negativa, non concedendo quindi l’autorizzazione provvisoria alla Sorgente Tesorino-MLC srl. Il risultato è che, prima per le procedure del concordato della vecchia proprietà, ora per la mancata autorizzazione provvisoria, lo stabilimento della Tesorino è fermo. Le scorte di acqua sono finite, l’emungimento è fermo da tempo e l’azienda ha dovuto comunicare alla grande distribuzione di aver quasi finito tutte le scorte. In tutto questo c’è in ballo il futuro occupazionale di dodici persone e altrettante famiglie. Oltre al rischio di veder scomparire un marchio simbolo di Montopoli e della Toscana.

"In questa vicenda il fattore temporale non è secondario, anzi è determinante e fondamentale – le parole di Natasha Merola, sindacalista della Cgil che segue i lavoratori e che ieri con loro ha tenuto un’assemblea – Più tempo passa e più il marchio subisce danni. L’autorizzazione provvisoria è fondamentale per far proseguire l’attività, mantenere i posti di lavoro e far circolare il marchio acqua Tesorino sugli scaffali della grande distribuzione. Altrimenti si rischia la fine. I lavoratori sono preoccupati per le loro sorti e incredubili per la situazione che si è creata".

Al termine dell’incontro di ieri il sindaco Giovanni Capecchi, secondo quanto appreso, ha chiesto alla Sorgente Tesorino-MLS srl di presentare una nuova istanza di autorizzazione provvisoria. I legali delle due parti stanno lavorando a una soluzione. I tempi? Secondo i più ottimisti dovrà passare ancora un mese. Ma c’è chi dice anche due. E per i lavoratori è sempre più impellente la cassa integrazione. Nel frattempo la Tesorino rischia di perdere una commessa con l’ospedale di Careggi. E il comune i soldi della concessione (18mila euro l’anno).