Tentato assalto al Carrefour Caccia serrata al ladro in fuga Sotto la lente l’auto della banda

Indagini serrate dei carabinieri di Pontedera per individuare il malvivente

Tentato assalto al Carrefour  Caccia serrata al ladro in fuga  Sotto la lente l’auto della banda

Tentato assalto al Carrefour Caccia serrata al ladro in fuga Sotto la lente l’auto della banda

Sotto la lente un’auto sequestrata dai carabinieri della compagnia di Pontedera nella zona del cimitero, e che gli inquirenti ritengono essere quella usata dai ladri che hanno cercato di assaltare il Carrefour di via Garibaldi. Accertamenti ed approfondimenti sul mezzo sono in corso, unitamente a tutta un’altra serie di attività – anche la visione delle immagini riprese da telecamere – per dare un volto ed un nome al ladro riuscito a darsi alla fuga. L’ipotesi ritenuta più verosimile – si apprende – è che fossero due i ladri entrati in azione. Uno dei quali, complice il buio, è riuscito a sfuggire all’arresto. Mentre uno, inciampato durante la corsa, venne raggiunto dai militari e arrestato in flagranza di reato.

I banditi infatti – nella notte tra lunedì e martedì, attorno alle 3 – erano già riusciti a creare una fessura di circa 50 centimetri nel muro esterno del supermercato per raggiungere la cassaforte, quando giunse ai carabinieri una segnalazione che qualcosa stava accadendo intorno al negozio: il tempestivo intervento di una pattuglia di militari dell’Arma, già impegnata in un servizio in zona, costrinse i ladri ad abbandonare il colpo ed a fuggire a piedi nelle strade e nei campi. Scattò l’inseguimento, peraltro reso particolarmente difficoltoso dalle avverse condizioni meteo di quella notte di tempesta che i ladri volevano sfruttare per portare a segno il furto: ma uno di loro, scivolando, venne bloccato e identificato. L’arrestato, al pari del complice, indossava un passamontagna e dei guanti da lavoro. Il 35enne, G.M. della provincia di Lucca, martedì mattina è comparso davanti al giudice del tribunale di Pisa (che ha convalidato l’arresto da parte dei carabinieri) per il rito direttissimo: il processo è stato aggiornato al prossimo 26 ottobre.

Nel frattempo l’uomo si trova agli arresti domiciliari. Ma intanto si cerca chi era con lui con una serie di indagini mirate e capillari: un lavoro non semplice, comunque, visto – appunto – che anche questo soggetto era travisato in volto. Ma gli elementi raccolti, tra riscontri e ulteriori accertamenti dei militari – al comando del tenente colonnello Carmine Gesualdo che guida la compagnia di Pontedera – sugli indizi seminati dalla banda, potrebbero portare gli inquirenti a trovare anche il ladro che crede di averla fatta franca,

Carlo Baroni