NICOLA PASQUINUCCI
Cronaca

Il Teatro del silenzio di Bocelli a rischio, "Serve una risposta"

La produzione chiede alla Regione di sciogliere il nodo sulla capienza. "Occorrono almeno 5mila spettatori a serata. O dovremo rinunciare"

Andrea Bocelli e Stjepan Hauser al Teatro del silenzio

Andrea Bocelli e Stjepan Hauser al Teatro del silenzio

Lajatico (Pisa), 30 maggio 2021 - "Dateci una risposta, non c’è più tempo per aspettare". E’ l’appello che arriva dal Teatro del Silenzio con la speranza di riaccendere la musica sulle colline di Lajatico dopo due anni di silenzio "vero". Perché se l’edizione 2020 è saltata nell’incertezza di capire se la pandemia avrebbe ripreso vigore, quella del 2021 rischia di fare la stessa fine se dalla Regione Toscana non verrà fatta chiarezza in tempi brevi sul reale numero che potrà ospitare l’arena. Il problema sono proprio i numeri. Perché l’evento cresciuto con Andrea Bocelli ha una capienza massima di 10.200 posti e secondo il Dpcm nazionale può ospitare il 50% della capienza, ma massimo 1.000 persone. Salvo deroge delle quali ogni Regione si fa carico. Ecco quindi il primo scoglio.

"Con soli 1.000 spettatori non possiamo fare l’evento, sarebbe una grande rimessa", specifica senza giri di parole Vittorio Quattrone, produttore dell’evento. Quindi salterebbe anche la nuova edizione, prevista il 22 e 24 luglio, salvo che la Regione non intraprenda un’altra strada. "Abbiamo chiesto una deroga come nel caso di Verona, dove l’arena è stata autorizzata a ospitare eventi fino a 6mila spettatori, ovvero il 50% della capienza. Nel nostro caso, significherebbe disporre di 5mila posti". Un numero sufficiente per allestire l’evento senza rimettere troppi soldi visto che la macchina per allestire il Teatro del silenzio è costosa e complicata. Basti pensare che coinvolge 180 persone per montare il teatro e quando è a regime, nei giorni delle esibizioni con gli artisti, nel backstage circolano ben 600 persone. Senza contare i 56 bilici che solcano le colline.

Ecco perché l’organizzazione attende in tempi brevi una risposta dalla Regione. "Siamo in continuo contatto con Firenze – aggiunge il produttore – ma ora occorre sapere se la deroga verrà data o no. Non possiamo più attendere per motivi organizzativi e per il pubblico che ha già comprato i biglietti". Proprio il nodo pubblico non è da poco, visto che l’80% degli spettatori arriva da fuori Italia e ha bisogno di capire se ci sarà l’evento o no per prenotare per tempo aerei, hotel e altro. Proprio per questo motivo, nel caso Bocelli possa andare in scena, sarà chiesto a chi ha già comprato i biglietti se parteciperà o no. In quest’ultimo caso dovrà ricorrere ai voucher per il 2022. In più, ci sarà da conteggiare gli spettatori che lo scorso anno avevano acquistato i ticket. Ecco perché, per andare incontro a tutte queste esigenze, l’organizzazione sta pensando a una possibile terza data, magari il 26 luglio.

"Non siamo critici con la Regione – aggiunge il produttore – perché so cosa vuol dire decidere, è una fase difficilissima, e capisco tutto, ma abbiamo bisogno di una risposta veloce". Quanto tempo può aspettare il Teatro del Silenzio prima dare forfait? "Una settimana ancora. Non di più. Perché una buona parte dei nostri spettatori viene da lontano e soggiorna in Toscana in media 7 giorni. Spero che la Regione non sia indifferente a tutto questo".

Intanto, nell’attesa di conoscere il verdetto, il Teatro del silenzio si è acceso per un giorno proprio con Andrea Bocelli che ieri l’altro si è esibito, accompagnato dal violoncello di Stjepan Hauser, in una versione di Melodramma. Nel video, si vede anche a la nuova scultura dell’artista spagnolo Manolo Valdes che domina lo spazio dove, si spera, sarà montato il grande palco.