
Appuntamento sabato e domenica con un testo che affronta Charles Darwin
La stagione del Teatro Era prosegue positivamente e segna, per il 2025, il suo record: sould out già con oltre una settimana di anticipo. Il merito è di Marco Paolini, diretto da Matthew Lenton, che affronta Charles Darwin, il padre dell’evoluzionismo da una prospettiva inedita. Darwin, Nevada, sabato 22 (alle 21 e domenica 23 alle 17) in un Teatro Era esaurito si racconta una storia di umanità, scienza, debolezze, paure, incertezze.
Cosa c’entra Darwin con l’isolamento, le migrazioni, l’adattamento e la pressione ambientale? Darwin era di sinistra? Adesso è di destra? Darwin chi? Paolini compone narrazioni, Lenton crea teatro d’immagini e visioni. Una giovane attivista climatica travolta da piogge torrenziali nel deserto di Mojave, lo sceriffo fondamentalista di Darwin, città di 27 abitanti al confine tra California e Nevada, Emma vedova di Charles e le farfalle monarca, sono tutti elementi dello scenario intorno a cui hanno deciso di lavorare per raccontare la genesi della più scomoda teoria del pensiero scientifico oggi a rischio di estinzione (perché difficile da addomesticare), insieme a buona parte delle specie selvatiche del pianeta. Dimenticate i libri, le biografie, la storia: questo è teatro.
"Perché è davvero curioso riscontrare – commenta Paolini – come gli Stati Uniti, che se pur con sempre maggiore fatica continuano a svolgere un ruolo ancora centrale per il pianeta, abbiano al loro interno una schiacciante maggioranza di persone che preferiscono usare la Bibbia come testo scientifico, ricusando non solamente i testi di Charles Darwin, ma tutto ciò che ne è scaturito: le ricerche sulla fisiologia della mente e del corpo umano e gli approfondimenti intorno alla relazione tra uomo e natura, che ci hanno portato a ridimensionare sensibilmente il nostro antropocentrismo".