CARLO BARONI
Cronaca

Tartufo, diamante della tavola. Quotazioni in salita: "pepite" da 2mila euro al chilo

Mostra mercato nazionale di San Miniato: 15mila presenze al debutto ed eventi fin al 24 novembre

Pepite di tartufo alla mostra mercato 2019

San Miniato (Pisa), 11 novembre 2019 - L’annata 2019 è positiva. Sulla raccolta siamo a +30% rispetto al 2018. Anche i prezzi, pur in crescita nell’ultima settimana, non sono stellari come negli anni di magra: da duemila a tremila euro al chilo in base alle pezzature. Stiamo parlando del tartufo bianco delle colline sanminiatesi, una distesa di Comuni che si snoda intorno a San Miniato che in questi giorni (fino al 24 novembre) è l’epicentro della mostra mercato nazionale del diamante della tavola. Oggi San  Miniato è con Alba la capitale italiana del tartufo bianco con 30 quintali di raccolta annua tra bianco, nero e merzolo ed un giro d’affari che supera i 30 milioni l’anno.

La Toscana, insieme a Piemonte e Marche, è una delle tre regioni cardine. La caccia nei boschi è iniziata bene fin dalle prime battute di settembre, grazie alla primavera piovosa che ha preparato il terreno, al prolungato caldo estivo e alle piogge d’ottobre e novembre che hanno sicuramente favorito la riproduzione per spore. La qualità, come quasi sempre è stato, è ottima: pepite anche grandi e dal profumo marcato. Negli ultimi dieci giorni, complice anche la fase clou della stagione, le quotazioni sono aumentate di un buon 20% tanto che per un tagliolino al tartufo bianco di San Miniato si spende dai 30 ai 36 euro.

L’edizione numero 49 della mostra mercato – la prima fu nel 1969, ma fu saltata un’annata per problemi organizzativi – è iniziata sotto i migliori auspici con ben 15 mila presenze di due giorni (visitatori da tutta Italia e anche dall’estero) e con un’offerta culturale importante e quest’anno dedicata in gran parte proprio all’annata della fondazione del’evento: il 1969 è l’anno dell’allunaggio e una mostra fotografica ricorda i primi passi degli astronauti americani sulla Luna; ma quello fu l’anno anche del primo film a colori dei fratelli cineasti sanminiatesi Paolo e Vittorio Taviani: una mostra ricorda il set di «Sotto il segno dello scorpione». Tra gli eventi anche la collettiva dal titolo «Enrico Medi, lo scienziato che vedeva oltre la luna» in ricordo dell’esperto portorecatanese che commentò la telecronaca con Tito Stagno e Ruggero Orlando dello sbarco sulla luna.

La mostra mercato, ancora per altri due fine settimana, sarà il più grande laboratorio del gusto a cielo aperto d’Italia tra cooking show e «prove del tartufo», nella quale giornalisti e personaggi, si sfidano ai fornelli. Quest’anno di scena ci sono anche le nuove alleanze culturali tra il Tirreno e l’Adriatico che si concretizzeranno sia in fatto di delizie della tavola che in cultura:  in poesia con l’incontro tra «L’Infinito» di Giacomo Leopardi da Recanati (a 200 anni dalla composizione della poesia) e «Le Rime» di Giosuè Carducci da San Miniato.

I giorni del tartufo hanno portato anche le prime presenza vip con Giorgio Panariello e Gabriel Garko.