CARLO BARONI
Cronaca

Il meteo impazza, il prezzo del tartufo schizza alle stelle

In alcune zone i prezzi sono arrivati a 4mila euro al chilo: raccolta in pieno svolgimento e sagre al debutto

Un  tartufaio con il proprio cane

Un tartufaio con il proprio cane

San Miniato, 7 ottobre 2021 - Il tartufo, si sa, è un mistero. Lo è il modo con cui si riproduce per spore sotto terra. Lo è la sua forma, tornita da terreni argillosi e sempre unica: ogni pepita è diversa, impossibile trovarne due uguali. Lo è il suo sapore particolarissimo, ma che seduce l’uomo dall’antichità, non è definito anche il Cibo degli Dei. Lo è, infine, ciò che ne favorisce nascita e crescita. L’unica cosa certa è che il clima ha un peso. E lo ha sul tartufo e sul mercato. Così in questo 2021 ancora segnato dalla pandemia il prezzo sta volando verso le stelle a causa delle siccità: fino a raggiungere "punte" da 4 mila euro al chilo per le pezzature superiori ai 50 grammi. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’allerta della protezione civile in 8 regioni vocate per la raccolta, Marche, Calabria, Umbria, Molise, Abruzzo, Toscana e Lazio.

Si tratta di quotazioni record, che cambiano anche a seconda delle zone: il mercato del Re dei Boschi è da sempre a macchia di leopardo. Ma anche nel sanminiatese – per le pepite più belle - siamo già oltre i 2mila euro al chilo: i pezzi eccellenti, quelli da 100 grammi in poi, superano anche i 3mila.  A far innalzare il prezzo sono state le condizioni climatiche avverse segnate da un lungo periodo di assenza di precipitazioni perché il Tuber magnatum Pico, precisa la Coldiretti, si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi nelle fasi di germinazione e di maturazione.

L’arrivo della pioggia, se non ci saranno manifestazioni violente, fa dunque sperare cercatori (sono 6mila i tartufai in Toscana tra colline sanminiatesi, Val Tiberina,  Casentino, Crete Senesi) e appassionati che affollano mostre e sagre che sono in pieno svolgimento. Infatti proprio il prossimo fine settimana a Balconevisi, nel Pisano, ci sarà una delle sagre più frequentate.

Si potrà cenare col tartufo sabato sera e pranzare e cenare la domenica. Il tutto tra tante iniziative, comprese una gara di escavazione del tartufo una rassegna enogastronomica che unirà la musica rock al tartufo stesso. Che quest’anno, appunto,  si fa attendere, come hanno sottolineato trifolai e commercianti di tartufi di San Miniato: «Il clima caldo che si sta protraendo non aiuta per quanto riguarda qualità e quantità. La pioggia è mancata quando serviva». Poi ne è arrivata troppa. Ma le temperature sono comunque scese e questo, secondo gli esperti, favorisce la riproduzione.

L’anno scorso la sagra di Balconevisi fu l’ultima ad essere consentita, perché poi ci fu lo stop. Quest’anno la situazione è diversa. Infatti è in moto tutta la macchina organizzativa per la mostra mercato nazionale di San Miniato, gli ultimi tre fine settimana di novembre.