La strage sul lavoro non si ferma: oltre mille nel 2022 e centinaia già nel primo semestre del 2023. "Non può più esistere che un lavoratore la mattina si rechi in azienda e la sera non torni a casa", dice Loris Mainardi (Filctem Cgil Toscana) commentando a caldo la tragedia che si è consumata a Santa Croce ieri pomeriggio all’impianto di depurazione dei via Del Bosco. Nello specifico Mainardi, che conoce bene la zona e l’azienda per essersene occupato a lungo direttamente come sindacalista, dice: "Succede in una realtà che ha sempre riservato molta attenzione alla sicurezza, senza mai risparmiare su questo fronte tanto importante – spiega –. Però, se è successo e al di là della dinamica che verrà accartata, vuol dire anche che comunque qualcosa è andato storto, che un piccolo granellino di sabbia si è incastrato ed ha inceppato l’ingranaggio. Noi diciamo che non deve più accadere". In termini generali, invece, parlando proprio dello stillicidio di vite sui posti di lavoro, Mainardi sottolinea: "i campanelli d’allarme che c’è bisogno di intervenire in modo importante e deciso, suonano da anni e anni, e non si può più aspettare". Ma come? "Sicuramente rinforzando l’apparato dei controlli che in Italia, sui territori sono all’osso, invece dovrebbero aver personale per controllare a tappeto tutte le aziende – prosegue il sindacalista – e verificare il rispetto delle normative e la presenza di tutti i presidi per la sicurezza. Poi c’è da investire a fondo, ancora di più, in modo massiccio, in informazione e formazione. Di lavoro si deve vivere e non si può morire".
Carlo Baroni