Stella Maris, traslocherà la sede al centro del caso di maltrattamenti

Fauglia

La sede della Stella Maris al centro di una complessa indagine su maltrattamenti

La sede della Stella Maris al centro di una complessa indagine su maltrattamenti

Pontedera, 3 febbraio 2019 -  Nel 2020, se ogni tassello andrà al suo posto, la Stella Maris lascerà la sede di Montalto di Fauglia dove sarebbero avvenuti i presunti maltrattamenti da parte di operatori-educatori ai danni di 23 ospiti. Le ragazze ospitate a Marina di Pisa, intanto, sono tornate nella loro «Casa Verde» di San Miniato, così a Villa Giotto potranno iniziare i lavori – stimati in diciotto mesi – per creare una sede moderna, bella, all’avanguardia, capace di offrire tutto quello di cui queste persone hanno bisogno in termini riabilitativi, curativi, formativi. Una scelta che era già stata fatta prima dell’inchiesta su Montalto. Per gli adolescenti e di giovani adulti affidati alla Stella Maris, quindi, il capitolo Fauglia è destinato a chiudersi mentre l’inchiesta che ha riguardato presunti episodi avvenuti in quella struttura è arrivata alla fase cruciale: il passaggio dell’udienza preliminare davanti il giudice del tribunale di Pisa.

Si torna  in aula martedì, davanti al gup Donato D’Auria, con 17 persone, tra operatori e figure apicali (ai quali la Procura contesta reati omissivi in termini di controllo) rischiano il processo. Oltre la Fondazione Stella Maris (che ha affrontato tutta la vicenda con grande tempestività e provvedimenti), che si è già costituita nei confronti degli operatori e di due medici coinvolti nell’inchiesta che erano responsabili della struttura di Fauglia, dovrebbero costituirsi parte civile gran parte dei familiari della presunte vittime insieme alla Agosm (associazione famiglie della struttura) e Telefono Viola. Si costituirà parte civile anche che l’associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic).

«L’eventuale risarcimento dei danni - afferma il presidente nazionale Anmic Nazario Pagano - sarà impiegato a rafforzare la cultura del rispetto e dell’attenzione verso le persone disabili che rappresentano il primo ed essenziale passo perché gli episodi di cui si discute nel procedimento penale in questione non si ripetano più». Intanto l’Associazione è stata presente in audizione nella commissione affari costituzionali del Senato per l’esame del disegno concernente misure per la installazione di strumenti di videosorveglianza nelle scuole e nelle residenze sanitarie e socio-sanitarie a tutela dei minori e dei disabili. Il gup martedì valuterà, sulla base delle indagini e della discussione, se sulla vicenda dovrà celebrarsi un processo e a carico di chi.