
La strada 68 è interrotta da giorni a causa di una frana. Allo studio, dopo vari sopralluoghi, un piano per riaprire velocemente parte della carreggiata
VOLTERRAAdesso sono le attività commerciali a mobilitarsi per la statale 68, chiusa ormai da settimane a causa di una frana che ha reso impraticabile il passaggio. La chiusura sta causando disagi per i residenti e per le attività economiche locali, che si sono ritrovate isolate. In questo contesto, le attività commerciali locali si trovano a fronteggiare una situazione particolarmente complessa. Tra queste, un gruppo di imprenditori ha deciso di unirsi per far sentire la propria voce. Dario Pieri, tra i referenti di un neonato gruppo di attività commerciali, ha espresso preoccupazione per la situazione che sta mettendo a dura prova imprese della zona."Questa frana - afferma - non solo ha interrotto un’importante via di comunicazione, ma sta mettendo in ginocchio l’economia locale. Il problema è chiaramente anche per i cittadini della Valdelsa e della Valdicecina, come per i molti pendolari. Molti dei nostri clienti non riescono più a raggiungerci ed il traffico di approvvigionamento è notevolmente rallentato. Per non parlare dei turisti, che erano una delle principali fonti di reddito per noi. La situazione è insostenibile". Già lunedì hanno avuto modo di ritrovarsi numerose attività ed è stata fissata per venerdì un’altra riunione. Inoltre, il 18 marzo alle 17 la Fondazione Cassa di Risparmio Volterra ha messo a disposizione il Centro Studi per un incontro aperto sulla situazione della 68. Sono state invitate istituzioni associazioni e tutta la cittadinanza. Pieri ha poi sottolineato la necessità di interventi rapidi e risolutivi."Chiediamo – continua – alle autorità competenti di mettere in atto un piano d’azione che possa risolvere il problema in tempi certi e veloci. Non possiamo permetterci di aspettare mesi o addirittura anni per vedere risolto questo problema. L’economia della nostra zona dipende da una viabilità sicura e fruibile. Chiediamo un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza e la ripresa delle attività". Pieri ha infine ribadito l’urgenza di una progettazione a lungo termine che preveda soluzioni strutturali e preventive per evitare che fenomeni simili si verifichino in futuro. Non possiamo aspettare anni".