Sos strade, tour sulla Bientinese tra buche e rifiuti

Viaggio nel degrado. Discariche abusive, dissesti, ritrovia luci rosse e limiti di velocità

Una delle tante discariche abusive che costeggiano la strada del padule (Germogli)

Una delle tante discariche abusive che costeggiano la strada del padule (Germogli)

Pontedera, 21 agosto 2019  - Compagni di viaggio piuttosto insoliti quelli che ogni giorno accompagnano camionisti e automobilisti lungo la Strada Provinciale Bientinese. La Bientinese è l’unico tratto stradale di collegamento tra la Valdera e gran parte della provincia di Pisa con il casello di Altopascio per l’immissione all’autostrada A11, inutile quindi dire l’importanza di questa strada. Peccato che percorrere quel tratto stradale sia quasi un «viaggio della speranza». Sì perché l’automobilista che deve affrontare i quasi 10 km che collegano Bientina ad Altopascio sono tutt’altro che un piacere alla vista.

Uno tra i problemi è sicuramente la segnaletica che, a causa della vegetazione sempre più invadente, in alcuni tratti è completamente nascosta tra i rami dei cespugli e degli alberi ed è quindi un problema soprattutto per gli automobilisti meno pratici della zona. Superato il problema segnaletica, però, chi è al volante si trova a dover affrontare una strada piena di buche, asfalto consumato, tratti di carreggiata cedevoli e terreno dissestato che rendono la viabilità difficile e pericolosa. Nei giorni scorsi, dopo una breve chiusura, è stata riaperta al traffico dopo lavori di manutenzione e con una serie di migliorie effettuate in alcuni tratti, evidentemente quelli più logori e pericolanti.

Se lasciamo un attimo la carreggiata e ci concentriamo sui margini della strada, nonostante le polemiche che un paio di anni fa raggiunsero l’apice con la scoperta di una vera e propria discarica a cielo aperto, riusciamo ancora a trovare un grado di inciviltà davvero invidiabile. Rifiuti di ogni genere, infatti, ricoprono i margini e le piazzole a lato della Bientinese: da rifiuti domestici a sedie da ufficio, da copertoni di trattori a materassi inutilizzati.

Un patchwork di immondizia che continua a degradare il paesaggio e suscitare lamentele da chi tutti i giorni trova sempre più squallido il viaggio verso il lavoro. A chiudere poi l’elenco di attrazioni lungo la SP3 è la presenza di prostitute che ormai da anni bazzicano le piazzole della strada del Padule.

Un traffico (anche se negli ultimi anni è notevolemente diminuito) quello che crea la loro presenza che sia dal punto di vista etico sia da quello della sicurezza provoca lamentela e solleva grandi disagi per gli automobilisti che troppe volte si trovano a dover evitare una frenata brusca, un auto a bordo strada a chiedere informazioni o una manovra fuori luogo per non fare un incidente. Dopo il raid di qualche anno fa che aveva portato a multe salate (400 euro) per clienti e prostitute a rallentare i giri, fino quasi a togliere tutte queste ragazze costrette alla strada, ad oggi, anche se con un ritmo più blando, pare aver ripreso, anche in pieno giorno.