
Evento organizzato da Sos Volterra, Difendiamo l’Ospedale, Volterra Infanzia e Mamme Valdicecina. Centinaia di persone fra cori, striscioni e colori: "Vogliamo mettere alla prova la politica".
Il cuore di Volterra si è animato ieri mattina di protesta e speranza, con una manifestazione che ha visto riunite nel centro storico centinaia di persone (un migliaio per gli organizzatori) per chiedere un potenziamento dell’ospedale e della sanità. L’evento, organizzato dalle associazioni Sos Volterra, Difendiamo l’Ospedale, Volterra Infanzia e Mamme Valdicecina, ha visto una partecipazione variegata e compatta, con enti istituzionali e territoriali, sindacati, associazioni e cittadini. L’obiettivo principe della mobilitazione è stato quello di richiamare l’attenzione sulla necessità di potenziare i servizi sanitari partendo da un manifesto che racchiude la quintessenza della protesta: il ripristino della subintensiva cardiologica e copertura cardiologica 24 ore su 24, la riattivazione del servizio pediatrico h12 anche nei festivi, con reperibilità notturna e osservazione breve e delle condizioni pre-taglio in dialisi, l’aumento del personale medico in area chirurgica, la realizzazione di una terapia intensiva polivalente collegata con Auxilium Vitae.
E ancora: l’incremento del personale infermieristico e dei servizi territoriali specialmente per patologie oncologiche, neurodegenerative e psichiatriche, l’adeguata copertura per le specialistiche ambulatoriali, l’adeguamento delle tariffe di Auxilium Vitae e miglioramento del coordinamento con Asl, Auxilium e Inail, con avvio del nuovo centro la realizzazione urgente della nuova Rems, il rafforzamento della Rsa Santa Chiara e la copertura infermieristica notturna e nuovi servizi per la comunità. La manifestazione si è svolta in un clima di determinazione, con cori e slogan, alcuni contro il presidente della Regione Eugenio Giani. Il corteo ha attraversato le vie del centro storico, portando in piazza un messaggio forte e chiaro: la sanità è un diritto fondamentale che deve essere garantito in ogni territorio.
"Mettiamo alla prova la politica - la voce corale delle associazioni, che accusano il sindaco Giacomo Santi di non aver aderito al loro manifesto - Basta con le promesse fatue, come quella clamorosa di Giani sulla terapia intensiva, mentre servono fatti. Un direttore sanitario dedicato alla realtà volterrana e della Valdicecina, come pure il recupero della zona distretto, per affrontare davvero nel concreto anche la situazione della Rsa Santa Chiara, potrebbero rappresentare un banco di prova per l’inizio di un dialogo". I sindaci del territorio, Giacomo Santi, Graziano Pacini, Francesco Auriemma e Alberto Ferrini, hanno tuttavia ribadito che c’è "una linea comune e compatta a livello istituzionale. Ora si apra un tavolo di concertazione con azienda e Regione partendo dai punti espressi nel manifesto".
Per Elena Meini (Lega), "al presidente Giani, dico che se questo è il modo di valorizzare le aree interne, promuovendo una Toscana diffusa, allora è decisamente fuori strada. I cittadini meritano rispetto e fatti concreti non solamente vacue promesse". Per Diego Petrucci (FdI), "no a calcoli economici sui servizi essenziali. Volterra ha una cittadella della sanità che può aspirare a diventare punto di riferimento regionale". Per l’onorevole Chiara Tenerini (Forza Italia), "qui ci sono eccellenze, e devono essere garantiti i servizi tempo-vita dipendenti. I 32 milioni di euro di investimenti non sono una conquista"". Per l’onorevole Andrea Quartini (M5S), ""questo ospedale va potenziato, non derubricato. Sì al ripristino del pediatra h24 e della cardiologia. Volterra non è un numero". Infine, ecco le parole di Eleonora Infelise, presidente della Rsa Santa Chiara: "Chiedo a Asl, Regione e al parlamento di inserire la Rsa nel sistema sanitario territoriale. Non siamo solo una casa di riposo, ma un altro ospedale della città".