
di Gabriele Nuti
Lunedì 26 aprile, giorno dopo la ricorrenza della Liberazione, per le scuole superiori di Pontedera e San Miniato è un nuovo inizio. L’ennesimo nuovo inizio. Scuola non vuol dire solo studenti, professori, banchi, libri e materie da spiegare e studiare. Il Covid ha costretto presidi, insegnanti, studenti a parlare di distanziamenti, mascherine, mani pulite e niente abbracci. Ma soprattutto il Covid ha costretto a fare i conti con i pullman che, a differenza di prima, non devono essere affollati. E così, anche per questa ennesima ripartenza, si susseguono vertici, tavoli, riunioni. Una, l’ultima, prima della comunicazione ufficiale, è fissata per stamani.
I dirigenti scolastici intanto si organizzano, aspettano, cercano di trovare soluzioni con la calcolatrice che in molte circostanze dovrebbe trasformarsi in bacchetta magica. Così, il preside del Fermi di Pontedera, Luigi Vittipaldi, che è ingegnere ed è avvezzo più ai numeri che alle parole, ci ha inviato addirittura tutti i calcoli per spiegare che le classi prime e quinte faranno scuola in presenza tutti i giorni per tutte le ore, mentre le seconde, le terze e le quarte saranno al Fermi al 50% e il restante 50% a casa. In questo modo si arriva al 70% di studenti in presenza. Mercoledì, secondo le prime previsioni, era il 60%. In pratica una classe in più in aula.
Il dirigente dell’Itis Marconi, Pierluigi Robino dice solo "attendiamo le decisioni definitive", mentre la preside dell’Ipsia Pacinotti, Maria Giovanna Missaggi riterrebbe "utile rientrare con le percentuali di inizio anno scolastico, con una situzione in cui il 75 % degli studenti saranno ogni giorno in presenza". La dirigente del Montale, ex magistrale e linguistico, Lucia Orsini, ha "convocato il consiglio di istituto per il pomeriggio di venerdì (oggi, ndr) per la condivisione e le decisioni in merito". "Si attendono le decisioni a seguito anche del tavolo prefettizio di domani – le parole di Sandro Scapellato, preside del liceo XXV Aprile – Noi siamo pronti per tutte e tre le soluzioni 60%,70%,100%".
"Siamo orientati a ripristinare il nostro 4+2, ovvero 4 giorni in presenza a scuola, 2 giorni in presenza fuori scuola o in didattica digitale integrata – le parole di Alessandro Frosini, preside dell’Itc Cattaneo di San Miniato – Per le quinte passeremo a cinque giorni in presenza per garantire una più intensa preparazione all’esame. Nel complesso la scuola sarà così intorno al 75-80%". "Per ora siamo ancora in una fase interlocutori – dice il preside del liceo Marconi Gennaro Della Marca – Ancora non ci sono certezze. Personalmente credo il 100% in presenza sia eccessivo visto che siamo ancora in una fase delicata con contagi e quarantene. Un 60% mi sembra più opportuno comunque si deciderà entro oggi".