
Gli spazi della Siaf hanno ospitato 150 studenti degli istituti superiori per incontrare università e non solo "Dà strumenti per affrontare la scelta in modo diverso. Perché anche il mondo del lavoro è cambiato".
Un futuro da scoprire. Un orizzonte da scrivere. Ecco Volterra orienta, grande progetto di orientamento scolastico mai realizzato in città, con l’obiettivo di guidare gli studenti verso le scelte che plasmeranno il loro domani. La scuola di alta formazione Siaf, un gioiello di Volterra, è stata quinta, ieri, della prima edizione di Volterra orienta, progetto che vede alla testa il sodalizio tra Itcg Niccolini (con la sua costola Itis Santucci) e liceo Carducci con i vari indirizzi, con il supporto organizzativo e economico di Fondazione Crv.
Come funziona? Il progetto ha coinvolto 150 studenti (classi quinte, e classi terze e quarte per l’orientamento con la Bocconi di Milano) che hanno incontrato una serie di realtà, dalle università alle aziende del territorio, dal centro per l’impiego a Its, passando dalle accademie, dall’esercito e dall’accademia navale di Livorno. Vasta la gamma di orientamento per i 150 studenti che hanno partecipato a stand e slot dei vari operatori, oltre alla possibilità di una simulazione di un colloquio di lavoro con il centro per l’impiego. Il tutto, come detto, in un contesto, la Siaf, che si è fatta cornice perfetta per ospitare questo evento dalla portata storica per Volterra e per il territorio.
"Volterra orienta è un progetto importante, da ripetere - dice il professor Alessandro Salvini, docente di informatica al Niccolini e membro del Cda della Fondazione Crv - ha dato la possibilità agli studenti di incontrare, in un contesto bello come la Siaf e in una modalità più informale, molte realtà che in classe non avrebbero mai conosciuto. E’ questa la forza del progetto, che convoglia in un unico evento tutti gli operatori per l’orientamento in uscita dalle scuole superiori. Credo che da Volterra orienta gli studenti possano aver avuto risposte e un aiuto a prendere una direzione".
Per il professor Simone Maioli, docente di italiano e storia al Carducci, "il progetto è fondamentale per affrontare qualcosa che è anche ignoto per i ragazzi. Dà strumenti per affrontare l’orientamento in modo diverso, perché il mondo delle università e del lavoro è molto cambiato. La lezione frontale non è più uno strumento efficace per l’orientamento. Il progetto, avanguardia che è frutto di una grande collaborazione tra i due istituti superiori cittadini, mette i ragazzi di fronte al loro futuro con consapevolezza. In questo progetto, vincono Volterra e il territorio".
Per il professor Gabriele Falchi, docente di disegno e storia dell’arte al Carducci, "Può capitare che ragazzi e famiglie non conoscano alcune realtà che invece abbiamo presentato con il progetto. Con Volterra orienta c’è la possibilità di farsi un’idea completa, in una atmosfera da campus per gli studenti".