La scomparsa di Khrystyna, la madre in Italia per il Dna

La mamma della 29enne scomparsa da Orentano ha avviato le pratiche per venire in Italia e mettersi a disposizione degli inquirenti

Il sopralluogo del pm Egidio Celano nella villetta di Orentano

Il sopralluogo del pm Egidio Celano nella villetta di Orentano

Orentano (Pisa), 12 gennaio 2021 - La madre di Khrystyna Novak verrà in Italia. Ha già avviato tutte la pratiche per lasciare l’Ucraina, probabilmente tra il 15 ed il 20 gennaio. Sarà ospitata da Rada Garmash, la connazionale che vive a Brescia e che è stata la prima a diramare appelli per ritrovare la 29enne scomparsa da Orentano poche ore dopo l’arresto del fidanzato per armi e droga. "La signora Inna avrebbe già dovuto essere qui – spiega Garmash –. Ma anche l’Ucraina è in pieno lockdown. Ora le pratiche per lasciare il Paese e mettersi a disposizione degli inquirenti sono state presentate all’ambasciata. Speriamo che presto posa arrivare il via libera. La ospiterò io a Brescia, poi verremo insieme a Pisa".

La madre di Khrystyna, disperata da due mesi, intende mettersi a disposizione di persona degli inquirenti, per tutto quanto necessario per risolvere il giallo che avvolge la scomparsa della figlia. "Sappiamo che probabilmente dovrà fornire un campione del suo Dna – aggiunge Garmash – in modo, crediamo, da mettere in condizioni gli inquirenti di avere il profilo certo della figlia per tutti gli accertamenti del caso". Intanto il fascicolo d’indagine aperto per sequestro di persona, da due settimane, è stato integrato con l’ipotesi di reato di omicidio volontario a carico di ignoti. Indaga la Squadra Mobile di Pisa, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Egidio Celano. Le indagini sono in pieno svolgimento. La signora Inna è seguita dall’associazione Penelope e assistita dall’avvocato Daica Rometta del foro di Perugia che conferma: "sicuramente la signora fornirà un campione del Dna". Intanto sotto le lente degli inquirenti c’è, tra vari aspetti, quel via vai di persone, che i vicini di Corte Nardi sostengono di aver visto entrare nella casa quando della ragazza si erano già perse le tracce, ma non era ancora ufficialmente scomparsa, quindi prima che l’immobile fosse messo sotto sequestro. La Procura ha sequestrato il ruter della wi-fi della villetta dove la giovane viveva con il fidanzato il cui traffico dati sarà estratto e sottoposto a perizia.

Qualcuno di coloro che sono entrati nell’abitazione è individuabile perché il suo cellulare ha agganciato quella wifi? Il ruter potrebbe svelarne le tracce. I telefoni, appunto, il traffico "intercettato" dalla linea internet, potrebbero dare un contributo importante a risolvere il caso. Un indagine complessa quella sulla sparizione della donna, per la cui soluzione si scava, anche, attorno a quello che Khrystyna poteva sapere e che non si può escludere, potrebbe essere stata la causa della sua sparizione. Si cerca di capire inoltre se c’è un legame tra la vicenda che ha portato in carcere il fidanzato e la scomparsa.