REDAZIONE PONTEDERA

Ritrovare l'ottimismo a Pontedera per "riempire" il centro

Pontedera sta vivendo un periodo di depressione commerciale, con una scarsa attenzione dell'amministrazione al decoro della città. Per rilanciare il commercio, è necessario invertire la tendenza al decentramento e reagire tutti insieme con iniziative mirate.

PONTEDERA

Da qualche anno tra i commercianti di Pontedera non tira aria di grande ottimismo. Per il momento storico che in termini commerciali è molto difficile a livello nazionale, per gli anni complicatissimi che ci siamo appena lasciati alle spalle ma anche per alcune scelte fatte dalle ultime amministrazioni. C’è chi ha parlato di depressione in città, di "grigiume", di un livello commerciale che si è notevolmente abbassato e chi denuncia anche una scarsa attenzione dell’amministrazione al decoro della città. Lo stesso attuale presidente del Ccn, Giacomo Baldini, ha notato che "aver portato negli ultimi anni fuori dal centro numerosi servizi non ha certo giovato alle attività commerciali del centro".

E tra questi, per dirne alcuni, ci sono il tribunale, il teatro ed il cinema, la scuola Corridoni prima e la scuola Curtatone poi, per non parlare della biblioteca e di altri servizi che permettevano l’arrivo e la circolazione in centro di lavoratori, studenti e non solo provenienti anche da fuori Pontedera. Come ha sottolineato il vicesindaco Puccinelli non sempre queste scelte sono state prese a tavolino, ma sono situazioni che le varie amministrazioni hanno dovuto subire senza poter fare altrimenti. Ma questa tendenza al decentramento di luoghi di attrazione ha inevitabilmente svuotato il centro e magari sarebbe utile iniziare a ragionare su una, seppur leggera, inversione di tendenza. Il commercio com’era venti o trent’anni fa non è più immaginabile. Si è arrivati così a pensare ad un progetto di rilancio. Perché Pontedera, a differenza di altri paesi della zona, resta un luogo dove i privati continuano a investire e aprire attività, con un saldo tra aperture e chiusure positivo. Ma se – come ha detto una commerciante – "in questi anni abbiamo vissuto di rendita, addormentandosi sugli allori", ora è il momento di un colpo di coda e di reagire tutti insieme, già dalle prossime iniziative che verranno organizzate.

l.b.