Referendum Peccioli-Lajatico: 10 e 11 dicembre si vota

I cittadini di Peccioli e Lajatico sono chiamati a decidere se dire sì o no alla fusione dei due Comuni. Referendum domenica 10 e lunedì 11 dicembre, con scrutinio immediato. Se sì, nascerà il Comune di Alta Valdera. Se no, tutto rimarrà come ora.

La data del referendum. Si vota il 10 e l’11 dicembre

La data del referendum. Si vota il 10 e l’11 dicembre

Domenica 10 dicembre e lunedì 11 dicembre i cittadini di Peccioli e di Lajatico sono chiamati a scegliere se dire "sì" alla fusione dei due Comuni oppure "no" e lasciare tutto come è adesso. Dopo il via libera votato all’ultimo consiglio regionale adesso è stato pubblicato il decreto del presidente della giunta regionale che indice il referendum, ne stabilisce il quesito e le modalità. "Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Alta Valdera, per fusione dei comuni di Lajatico e Peccioli, di cui alla proposta di legge n. 215 (Istituzione del Comune di Alta Valdera, per fusione dei Comuni di Lajatico e Peccioli)? Sarà questo il testo preciso della domanda a cui dovranno rispondere i cittadini. Le votazioni si svolgeranno, nella giornata di domenica 10 dicembre 2023, dalle ore 8 alle ore 22 e nella giornata di lunedì 11 dicembre dalle 8 alle 15. Inoltre nel testo del decreto si specifica che le operazioni di scrutinio del referendum si svolgeranno immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto. Lunedì 11 dicembre si saprà dunque cosa avranno scelto i cittadini di Peccioli e di Lajatico. Se dovesse vincere il sì il 23 febbraio le due amministrazioni andrebbero a estinguersi e il giorno successivo nascerebbe il nuovo Comune di Alta Valdera guidato da un unico commissario fino alle elezioni amministrative di primavera. Se dovesse vincere il no, rimane tutto come ora. Durante il consiglio regionale il presidente della prima commissione aveva spiegato il procedimento e i tempi, serrati per permettere lo svolgimento delle elezioni amministrative a primavera. Adesso spetta ai sindaci pubblicizzare il referendum che per legge è di natura prettamente consultiva, il Consiglio regionale sarebbe quindi libero di valutarne l’esito, anche se lo stesso presidente Giani ha detto che saranno presi in considerazione i voti di entrambi i Comuni e che si procederà alla fusione con il "sì" da entrambe le parti.

S.E.