MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Reati ambientali e abusivismo: sequestrata un'area con 70 tonnellate di rifiuti

Nei duemila metri quadri di area sequestrata c'erano rifiuti derivanti da scarti da lavorazione edile, senza alcun tipo di autorizzazione. Nei guai un 46enne italiano.

I militari della Guardia di Finanza durante il controllo ambientale

I militari della Guardia di Finanza durante il controllo ambientale

Ponsacco, 31 maggio 2024 - Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pisa, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli in materia ambientale, hanno sottoposto a sequestro un’area con oltre 70 tonnellate di rifiuti e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa un soggetto di nazionalità italiana per reati ambientali e abusivismo edilizio.

In particolare, i finanzieri della Compagnia di Pontedera hanno individuato un terreno nel Comune di Ponsacco destinato a deposito incontrollato di rifiuti. L’attività preliminare di ispezione, svolta con l’ausilio dei tecnici dell’Arpat di Pisa, ha consentito di individuare una superficie adibita a deposito di rifiuti, priva di impermeabilizzazione e conseguentemente a rischio di infiltrazione di sostanze nocive nel terreno sottostante, nonché la presenza di prefabbricati abusivi utilizzati per ricovero di mezzi e attrezzature. Nell’area sottoposta a sequestro, pari a mq 2.000, giacevano oltre 70 tonnellate di rifiuti derivanti da scarti da lavorazione edile, per i quali il proprietario del terreno risultava sprovvisto di ogni autorizzazione.

Vista la presenza di un grave pericolo per la salute pubblica, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro l’area, nonché hanno accertato la commissione di numerosi abusi edilizi in violazione delle norme urbanistiche. Il responsabile delle violazioni, un italiano di 46 anni, proprietario del terreno e titolare di un’attività commerciale avente ad oggetto la realizzazione di scavi e demolizioni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per reati di abusivismo edilizio e deposito di rifiuti non autorizzato. All’esito delle attività sono già stati attivati gli Enti competenti per predisporre la verifica della salubrità dell’area e dare tempestivo inizio alle operazioni di bonifica.

La Guardia di Finanza evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata qualora intervenga sentenza irrevocabile di condanna. L’operazione di servizio testimonia la costante attenzione riposta dalla Guardia di Finanza a tutela dell’ambiente e a contrasto dell’inquinamento indiscriminato, in quanto potenziale pericolo per la salute dei cittadini e per l’ecosistema.