Ragazzini scomparsi. Non entrano a scuola. Ritrovati la sera in un bar

Due dodicenni avevano fatto perdere le loro tracce la mattina. Ore di angoscia a Ponte a Egola tra appelli sulle chat e maxi ricerche.

Ragazzini scomparsi. Non entrano a scuola. Ritrovati la sera in un bar

Ragazzini scomparsi. Non entrano a scuola. Ritrovati la sera in un bar

Lieto fine. Dopo una giornata di autentica angoscia. Sono stati ritrovati in un bar a Santa Croce, dai carabinieri della stazione i due minorenni – una ragazzina ed un ragazzino di 12 anni – di cui si erano perse le tracce in mattinata. Il giorno prima eranostati in gita a Milano. Poi ieri mattina non erano entrati a scuola, a Ponte a Egola, perché c’era anche sciopero, ed in classe erano comunque in pochi. E da lì, poi, sono passate ore e ore, ma a casa non erano rientrati e, a rendere ancora più carico di tormenti il tutto, il fatto – si apprende – che i loro cellulari sono sempre risultati irraggiungibili.

Sono iniziate così, nel primo pomeriggio di ieri, ore di grande apprensione a Ponte a Egola, nel sanminiatese e in tutto il Comprensorio del Cuoio: Cosa può essere successo? Dove sono andati? Sono ancora in zona? Sono saliti sul qualche mezzo e si sono allontanati? Queste le domande inquietanti man mano che passava il tempo e il buio velocemente si faceva avanti con la notte, dopo un pomeriggio di pioggia e maltempo. Così sono scattati gli appelli e le richieste di aiuto per ritrovare i due minori: annunci a raffica sui gruppi social e nelle chat Whatsapp con messaggi scritti e vocali. Una mobilitazione collettiva – associazioni, realtà sportive, mondo della scuola anche di altre classi e altri istituti – per diffondere il più possibile la notizia in modo da avere segnalazioni.

Un grido d’aiuto che è passato rapidamente da un cellulare all’altro. Ricevuta la segnalazione i carabinieri della stazione di Ponte a Egola e della compagnia di San Miniato immediatamente si sono attivati con le prime indagini di rito e di legge, e con gli accertamenti informativi. Anche il sindaco Simone Giglioli è stato informato del fatto e ha seguito l’evolversi della vicenda. Il comprensorio è stato messo sotto la lente dai carabinieri. E alla fine, in un bar della cittadina conciaria, il personale della stazione, ha individuato i due minori che sono stati accompagnati in caserma in attesa dell’arrivo dei genitori. E con la stessa velocità con cui si era diffuso l’allarme, anche la buona notizia – in pochissimi minuti – è rimbalzata da un telefonino all’altro, attraverso i gruppi che si erano mobilitati nel momento del bisogno. Anche le belle notizie, a volte, arrivano rapidamente. E il Comprensorio intero ha tirato un sospiro di sollievo.

Carlo Baroni