REDAZIONE PONTEDERA

Quello che conta è essere presenti

Al via il Festival delle Colline Geotermiche che si ispira alla necessità di vivere il proprio tempo

L’XI edizione del Festival delle Colline Geotermiche, realizzato da Officine Papage, si intitola "Essere presente". Perché in un tempo segnato da traumi e distanze, la risposta è nella presenza e nell’attenzione: "abitare le giornate e i luoghi per confrontarsi col senso, giocare con i propri limiti quotidiani, ma anche e soprattutto - ricorda il direttore artistico Marco Pasquinucci - sorridere tanto, respirare dentro e cercare la bellezza sempre". Dal 7 al 9 luglio, ci saranno, per la prima volta nella storia della rassegna nei Comuni geotermici, tre giornate festivaliere inaugurali fitte di appuntamenti: un’agorà curata da Laura Bevione, che si intitolerà ‘É davvero grave se una comunità non ha un teatro?’, laboratori esperienziali di cinestetica e danzaterapia con Nicoletta Bernardini e Paola Consani, passeggiate guidate e spazi dedicati all’infanzia. In scena, quattro debutti nazionali che fanno dell’essere presenti, il centro della loro poetica. Si parte il 7 luglio, interrogandosi sul senso del gioco con il "Liberatutti" di Michelangelo Frola e Marta Abate, per arrivare alla originale sperimentazione, firmata Officine Papage, di "Rebecca. Uno spettacolo al Buio", dal romanzo ‘La vita accanto’ di Mariapia Veladiano, interpretato, a luci spente, da Marco Pasquinucci. Si continua con "Trucioli", il nuovo spettacolo degli Omini, nato dai tanti frammenti di storie verosimili e assurde raccolte nel corso degli anni e lavorate nella fucina della loro bizzarra ‘segheria’, e si chiude tra comicità e impegno, sul fronte del cibo sostenibile, con "Il pelo nell’uovo" della compagnia La Ribalta Teatro. Il festival continua fino al 26 agosto con un calendario teatrale che mescola linguaggi e format: sedici spettacoli fra teatro, concerti, danza, fashion show e poi raid poetici su commissione.