Profughi dall’Ucraina, il Comune si organizza

L’amministrazione vuole creare un doppio binario di intervento: un Cas con la Prefettura e sostenere le famiglie che ospitano privatamente

Aiuti per i profughi

Aiuti per i profughi

In questi ultimi giorni stanno arrivando i profughi ucraini in fuga dalla guerra nel Comune di Pomarance: si tratta di persone giunte dall’Ucraina tramite reti informali e accolte in modo spontaneo. Al momento si tratta di una decina di persone, fra donne e bambini. La situazione è in continua evoluzione. "Nei giorni scorsi abbiamo fatto un primo incontro sull’accoglienza dei profughi ucraini sul territorio comunale con le associazioni, le organizzazioni di volontariato, le realtà del terzo settore – si spiega dall’amministrazione comunale - Ad oggi le persone stanno arrivando spontaneamente sul territorio tramite canali di amici o parenti e sono donne e bambini. Non tutti i profughi che arrivano hanno una ospitalità duratura nelle famiglie. Per adesso si parla di piccoli numeri, difficile fare previsioni sul futuro e anche dire se, oltre agli arrivi spontanei, ci saranno invii sul territorio da parte degli enti preposti". Il Comune intende muoversi lungo due strade parallele: "Lavorare con la Prefettura per aprire un Cas (centro di accoglienza straordinaria) in appartamenti presenti sul territorio – si specifica - e per questo è necessario individuare un soggetto gestore che partecipi all’avviso della Prefettura e trovare degli appartamenti idonei e allestirli. Chi avesse disponibilità di alloggi può inviare una mail a [email protected]. Inoltre – aggiunge l’amministrazione – la seconda via che vogliamo percorrere si traduce nel sostenere le famiglie che ospitano privatamente i cittadini nelle proprie abitazioni tramite aiuti materiali (come spesa, bollette, e via dicendo) e aiuti immateriali (come trasporto o aiuto burocratico). In entrambi i percorsi il ruolo del volontariato, delle associazioni e di tutta la comunità è di vitale importanza".

L’obiettivo comune è fare il meglio per supportare da ogni punto di vista le persone in fuga dalla guerra che sono già arrivate sul territorio e quelle che arriveranno. E già si sono avute tante dimostrazioni di sensibilità e disponibilità. Durante l’incontro con le associazioni si è dunque delineata la volontà di creare un coordinamento operativo composto dal Comune e dai referenti delle organizzazioni che vorranno aderire con l’obiettivo di coordinare gli aiuti e i bisogni in modo operativo. Ogni associazione può indicare il contributo che in vario modo può dare per l’accoglienza dei profughi, ed è emersa anche la volontà di utilizzare un conto corrente in cui raccogliere donazioni di denaro da destinare ai bisogni immediati dei profughi sul territorio non accolti nei Cas. "Il prossimo passo – conclude l’amministrazione - sarà coinvolgere le varie realtà e associazioni che vorranno fare parte del coordinamento, oltre a coloro che già hanno espresso la loro disponibilità e che hanno manifestato o manifesteranno gli eventuali contributi per l’accoglienza dei profughi".

Ilenia Pistolesi