
Tommaso Giacomelli nella foto che ha postato sul suo profilo Facebook
Un pugno in faccia. Così, dal nulla. Senza alcun motivo. Un pugno scagliato all’improvviso da una persona evidentemente disturbata. E’ successo lunedì poco dopo le 14 al montopolaese Tommaso Giacomelli, direttore del supermercato In’S in via Mastacchi a Livorno. "Sono uscito per andare a prendere una cosa in macchina – racconta Giacomelli – Mentre stavo rientrando questa persona, un rumeno conosciuto alle forze dell’ordine, ubriaco, mi ha colpito con un pugno all’occhio destro. Sono rientrato nel supermercato con la faccia coperta di sangue e mentre i colleghi e le colleghe mi aiutavano l’aggressore ha iniziato a picchiare contro i vetri. Ci siamo dovuti chiudere dentro in attesa che arrivassero i carabinieri. Siamo rimasti mezz’ora chiusi".
Ieri Giacomelli – che è originario di Casciana Terme e prima di trasferirsi ad abitare a Capanne di Montopoli ha vissuto a Santa Maria a Monte e Santa Croce, è stato visitato in ospedale dopo che lunedì le erano stati applicati sei punti di sutura alla palpebra. "La retina non ha riportato conseguenze – racconta ancora il direttore del supermercato In’S di Livorno – Ora dovranno farmi la tac per vedere se il pugno ha causato problemi alla testa. Quello che è successo non è l’unico episodio che coinvolge me i miei colleghi e tanti altri punti vendita come il nostro in tutta Italia che quotidianamente si trovano ad affrontare queste situazioni. Stavo solo svolgendo il mio lavoro. Ma se non possiamo piú essere tranquilli neppure nei nostri luoghi di lavoro, mi chiedo dove sta il senso di sicurezza e di legalità di una nazione importante e culturalmente evoluta come la nostra. Quale è il senso di istituzioni e forze dell’ordine che hanno le mani legate di fronte a crimini e violenze e che, dopo aver svolto il proprio lavoro, dopo due giorni si ritrovano gli stessi soggetti liberi a delinquere di nuovo".
gabriele nuti