REDAZIONE PONTEDERA

Relazione violenta. E scappa via. Paese intero si mobilita per aiutarla

Ponsacco: trova casa, mobili e occhiali nuovi. Gara di solidarietà su Facebook

La storia di solidarietà

Ponsacco, 14 marzo 2017 - Una casa, tre figli, venti anni di soprusi. Poi un giorno scatta qualcosa, lei decide di mettere fine a quella che era stata la sua vita fino a quel momento. Sale sul primo treno e parte, portando con sé solo la voglia di ricominciare, senza di lui, senza l’uomo che l’aveva tenuta ostaggio di quelle mura.

Inizia così la seconda parte della vita di una donna – che per motivi di sicurezza decidiamo di lasciare anonima – che si è ritrovata a vivere a Ponsacco da qualche giorno. «Salendo su quel treno – racconta Francesca Martini dell’associazione ‘Lavorora’ che si sta occupando della famiglia – ha lasciato tutto: vestiti, oggetti, ricordi, amicizie, la quotidianità di venti anni di vita. Lasciando tutto ha trovato però qualcosa di più prezioso: la libertà e la possibilità di rendere felici i suoi figli. Una storia che mi ha colpito molto da vicino ed è per questo che ho chiesto aiuto a tutti quelli che conosco per cercare di offrire a questa famiglia qualcosa di concreto, un futuro possibile». L’sos è partito dai social network e qui, nel giro di poche ore si sono moltiplicate le risposte.

«Grazie alla disponibilità di una signora – continua la Martini – abbiamo trovato una casa. E poi grazie ai tanti messaggi via facebook abbiamo trovato un frigorifero, dei mobili, dei vestiti, delle scarpe. Ma anche chi può fare dei piccoli lavoretti in casa».

«Quello che adesso serve – continua Martini – è che questa donna riesca a trovare un lavoro solo così potranno integrarsi a Ponsacco e ricominciare a vivere». Tra le prime necessità c’erano anche degli occhiali da vista per una delle figlie. «Mi è stata segnalata questa ragazza – racconta Alessandro Simonelli dell’omonima ottica – e non ho esitato ad aiutarla. Mi hanno detto che andava a scuola con difficoltà perché non riusciva a vedere bene, dato che ha lasciato gli occhiali nella sua ‘precedente vita’».

«È stato bello poter fare qualcosa – continua Simonelli –, per me gli occhi pieni di gioia di quella bambina non hanno prezzo. Ponsacco è una comunità generosa e credo che si unirà intorno a questa famiglia come è successo in passato in altre situazioni di emergenza». Una bella risposta di solidarietà nei confronti di chi ha scelto proprio la cittadina del mobile per iniziare a sperare in una nuova vita? «Non ci sono solo i bisogni materiali – ha concluso Francesca Martini dell’associazione ‘Lavorora’ – dopo aver risolto l’emergenza della casa e l’inserimento scolastico dei ragazzi, sarà utile cercare di farli sentire a casa il più possibile, anche per evitare che possano tornare alla loro vita precedente. Grazie a tutti quelli che ci stanno dando una mano e a chi vorrà aiutarci. Credo fortemente che un nostro, seppur piccolo gesto, possa avere davvero un impatto enorme nelle vite degli altri».