CARLO BARONI
Cronaca

E' fallita la Futura Immobiliare. Ponsacco batte cassa

Il Comune: "Dobbiamo avere un milione di euro"

L’immobile di via Rospicciano

Ponsacco (Pisa), 28 settembre 2017 - La Futura Immobiliare srl, impresa costruttrice e propietaria di gran parte del complesso immobiliare di via Rospicciano, a lungo al centro di un tormentato contenzioso giudiziario, è fallita. Il fallimento è stato dichiarato dal Tribunale di Pisa con una sentenza del 30 giugno scorso: l’udienza per l’esame dello stato passivo è fissata per il prossimo 26 ottobre. L’amministrazione, guidata da Francesca Brogi, ha dato mandato all’avvocato Luigi Bimbi di Ponsacco per rappresentarla nella domanda tempestiva di ammissione di crediti.

Una cifra non secondaria è quella che rivendica il municipio: siamo sul milione di euro. Una cifra che, come ci spiega il legale che assisterà il Comune, è frutto di tre voci principali: risarcimento dei danni per opere non compiute; crediti tributari; 300 euro al giorno per non aver effettuato le prove di carico necessarie al collaudo di quella che sarebbe dovuta diventare la piazza del mercato (per intenderci quell’area dietro le Poste). Anzi su quest’ultimo aspetto c’è una novità: il Tar, tribunale amministrativo regionale, ha nominato un commissario ad acta per svolgere le prove di collaudo che sono già in corso e che sono propedeutiche alla dichiarazione di agibilità dell’area.

Quelle prove diranno se la piazza è utilizzabile e se lo è per quali scopi. Il fallimento della Futura Immobiliare, arrivato quando erano già state avviate le procedure di esecuzione chieste dalla Cassa di Risparmio di Volterra (creditore privilegiato in quanto vanta un credito fondiario), procedure che non subiscono alcuna interruzione per il sopraggiunto fallimento e che vedevano già avviata la stima dei beni. Il Comune era già intervenuto anche nelle procedure esecutive relativamente ai danni per le opere non compiute che sarebbero conteggiate in circa 130mila euro.

I beni entrati nel fallimento sono in mano ad un curatore. Quindi si apre anche un nuovo scenario per gli appartamenti di via Rospicciano più volte, in questi anni, alla ribalta delle cronache: un enorme blocco di cemento situato tra via Rospicciano e via Togliatti, fatto di case che sono stati a lungo – per i contenzioni che si sono aperti su questa storia – sfitte all’usura del tempo e che poi, tra non poche polemiche, sono state date in affitto a famiglie provenienti dal campo nomadi di Oratoio.

Si apre così un altro capitolo di una storia lunga, iniziata alle soglie degli anni Duemila. La Futura Immobiliare, lo ricordiamo, è l’impresa che nel 2001 comprò il terreno di via Rospicciano dove poi è stato realizzato quel complesso ad uso commerciale e residenziale che sorge proprio alle spalle dell’ufficio postale e da tutti conosciuto in paese con il nome di «Ecomostro». Un investimento ingente che ormai dal 2007 è al centro di infinite polemiche e contenziosi giudiziari a vario titolo pendenti, qualcuno sia in tribunale a Pisa – per quanto concerne i procedimenti penali frutto di querele –, sia definiti davanti la giustizia amministrativa. Un groviglio di sentenze, pronunciamenti, richieste risarcitorie e impugnazioni da entrambe le parti – Comune e Futura Immobiliare Srl – arrivato fino ad oggi quando davanti ad un fallimento ed ad i suoi effetti, dovranno anche essere pensate le strategie affinché, sbrigate le carte, una porzione della città trovi un nuovo futuro.