ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Pomarance verso il voto "E’ presto per il toto nomi ma abbiamo già gli obiettivi"

Fidanzi, segretario del Pd, punta su sanità, trasporti, scuola e la geotermia. Intanto il gossip parla di una possibile candidatura dell’ex sindaco Martignoni.

Pomarance verso il voto "E’ presto per il toto nomi ma abbiamo già gli obiettivi"

di Ilenia Pistolesi

Prima di ogni annuncio sul nome del prossimo candidato di centro sinistra alle amministrative prossime venture, il segretario del Pd di Pomarance, Loriano Fidanzi, e a capo del gruppo consiliare di opposizione Democrazia Civica, sceglie la via dei programmi nel nome di una Valdicecina che si configuri compatta sui macro temi, e che su questi sia capace di lavorare all’unisono usando lo strumento dell’Unione dei Comuni. Ma se da parte di Fidanzi non vi è alcuna intenzione di dare indicazioni sui papabili candidati a sindaco, nelle terre del Vapore circola il nome di in un ritorno che sarebbe clamoroso. Quello di Loris Martignoni, primo cittadino per due legislature in una lista civica e chissà, forse più vicino agli ambienti Pd di quanto si immagini. Niente di certo, ma una discesa in campo tris da parte dell’ex sindaco viene sussurrata da più parti. Intanto torniamo alle intenzioni del centro sinistra che a questa latitudine è all’opposizione da 3 mandati elettorali.

Fidanzi, lei parla di macro temi su cui deve convergere il territorio, dato che il prossimo anno, tranne a Montecatini, si voterà in tutti i campanili dell’Alta Valdicecina.

"Il nostro obiettivo è il rilancio della zona, non il nome del futuro sindaco". Il tema del rilancio è un mantra ripetuto a ogni nuova elezione. Che valore assume, alla luce di scenari stravolti rispetto alle elezioni 2019?

"Sanità, trasporti, scuola e la geotermia come opportunità al di fuori dei perimetri comunali geotermici. Servono larghe intese, non solo nei confini municipali, per creare uno schieramento elettorale che, a livello di zona, affronti insieme temi vitali e comuni. C’è uno strumento, l’Unione dei Comuni. Bene, facciamolo funzionare e non solo come un bancomat. E poi ci sono i servizi che corrono via verso Pisa, e ancora progetti per cui si spendono 1 milione e 300 mila euro, vedi la nuova casa di comunità, senza sapere come sarà strutturata. Cosa vuol dire avere una casa di comunità se poi non sappiamo se ci saranno gli specialisti? Perché a questo punto, se si trattava rifare lo stabile della casa della salute, bastava il bonus facciate. Aggiungo un calo demografico che è sì nazionale, ma che in Alta Valdicecina assume contorni spaventosi. Da soli, non andiamo da nessuna parte".

Quindi l’Unione dei Comuni come traino della Valle?

"Non è un carrozzone, dipende da come viene gestito. Siamo aperti a chiunque voglia mettersi in gioco e aprire un confronto. Pensiamo al lavoro: quando ero in giunta avevamo creato l’osservatorio economico, sparito dai radar. Ed era a livello zonale. Queste sono le idee del Pd di Pomarance, aperte a chiunque voglia condividerle per lavorarci".