REDAZIONE PONTEDERA

Pomarance, frena il calo dei residenti. Positivo il saldo migratorio: +31: "Soldi a chi verrà ad abitare qui"

Il 2023 si è chiuso con 5.309 persone. La sindaca Bacci: "Livello disoccupazione giovanile molto basso"

Pomarance, frena il calo dei residenti. Positivo il saldo migratorio: +31: "Soldi a chi verrà ad abitare qui"

Il calo demografico nella capitale mondiale della geotermia segna un meno 43 nel corso del 2023, quando l’anno precedente Pomarance era sprofondata nel baratro dei meno 108 residenti. I dati debbono essere analizzati per ogni anno: al primo gennaio 2022 la popolazione ammontava a 5.460 residenti, al 31 dicembre dello stesso anno era scesa a 5.352. Al primo gennaio 2023, 5.352 i residenti, al 31 dicembre 2023 erano 5.309. Stabili le nascite, 21 i nati rispettivamente nel 2022 e nel 2023, in lieve calo i decessi, 102 nel 2022 e 95 nel 2023. Positivo il saldo migratorio: più 31 nel 2023 le persone che hanno preso residenza del Comune rispetto al dato del meno 27 risalente al 2022. "Non sono numeri su cui cantare vittoria – esordisce la sindaca Ilaria Bacci – ma ci sono dati positivi e oggettivi. Intanto siamo riusciti a risalire la china nel dato che riguarda l’emorragia dei residenti rispetto al 2022. E il saldo migratorio segna un numero positivo e non in passivo come nel 2022. Su questo punto urge una riflessione".

Prego.

"E’ un punto su cui continuare a lavorare. Abbiamo in pubblicazione un bando per la concessione di contributi a fondo perduto per chi si insedia stabilmente nel Comune o intende avviare nuove attività commerciali di prossimità. Contiamo, in base alle risorse a disposizione, di riproporre il bando a marzo allargando le maglie e dando la possibilità di partecipare anche a quelle persone che hanno presentato domanda ma che non rispondevano a tutti i requisiti".

La Valdicecina, secondo lei, è una Valle per vecchi?

"Nel nostro Comune il livello di disoccupazione giovanile è molto basso. Grazie a Enel e grazie alle aziende dell’indotto si creano opportunità di lavoro e i giovani, in gran parte, non migrano altrove. E ci sono giovani coppie che hanno intenzione di trasferirsi qui proprio per ragioni professionali. Difficile incidere sulla natalità, mentre è possibile, lavorare sul saldo migratorio. Anche se è un tema che richiede un lavoro arduo. Ma noi ci stiamo provando e stiamo ottenendo risultati".

Tornando, appunto, al saldo migratorio con segno positivo, come è composto il quadro dei nuovi residenti?

"Molto eterogeneo e ne sono contenta. Venti persone straniere, undici italiane. I motivi sono da ricondurre alle chance lavorative e all’alto livello di servizi, penso alle scuole, che questo territorio è in grado di offrire".