
Giornata di lutto quella di ieri nel mondo dei motori e non solo per la scomparsa a 60 anni dopo due mesi di lotta la Covid di Fausto Gresini, ex pilota motociclistico due volte campione del mondo e dirigente sportivo. Da pilota Gresini, che ha sempre corso nella 125, vinse il suo primo Gran Premio nel 1984, in Svezia, in sella ad una Garelli. Nel 1985 arrivò invece il suo primo titolo mondiale. Titolo di campione del mondo che centrò nuovamente nel 1987, vincendo 10 delle 11 gare in calendario. Nel 1989 poi il passaggio all’Aprilia con la quale riuscì ad arrivare quinto quindi il passaggio alla Honda nell’anno successivo quando, a causa di un brutto infortunio, si limitò a fare il secondo a Loris Capirossi che vinse il mondiale. Il suo ritirò arrivò nel 1995 e due anni dopo fondò il Gresini Racing, il team motoristico a cui nel 2015 si affidò il presidente del Gruppo Piaggio, Roberto Colaninno, e quindi Aprilia, con grandi successi alle spalle nella Superbike, per entrare nella MotoGp. Una scelta controcorrente quella di affidarsi ad un team motoristico esterno. Anche per questo le aziende per cui ha lavorato con immensa passione e amore per i motori e le due ruote lo hanno voluto ricordare.
"Aprilia Racing e il Gruppo Piaggio hanno accolto con dolore la notizia della scomparsa di Fausto Gresini, un grande compagno di viaggio e prima ancora un indimenticabile riferimento per il nostro amato sport – questo il messaggio dell’azienda –. Campione del Mondo dentro e fuori dai circuiti, la sua forza, la sua competenza e la sua umanità mancheranno a tutto il motociclismo sportivo. Ma soprattutto mancheranno a tutti noi. Le donne e gli uomini del nostro Gruppo sono vicini alla famiglia di Fausto e a suoi affetti più cari".
Luca Bongianni