
Roberto Colaninno con lo spagnolo Aleix Espargarò e il britannico Sam Lowes
Pontedera, 4 marzo 2017 - «A distanza di tre anni, ho la conferma che è stata una scelta giusta». Parola del presidente Roberto Colaninno alla presentazione della nuova avventura in moto GP targata Aprilia Racing, la squadra più “armata” e veloce del Gruppo Piaggio che da tre anni è entrata nell’olimpo delle grandi competizioni su due ruote. La casa di Noale lancia una sfida tutta italiana (la livrea ha un evidente tricolore) e lo fa con un passato di tutto rispetto: ben 54 titoli mondiali di cui 28 vinti sotto l’egida Piaggio.
E per il terzo anno di permanenza nella classe regina gli obiettivi sono ancor più ambiziosi: «Arrivare primi – dice, ridendo, Colaninno – A parte gli scherzi, l’obiettivo è fare ancora meglio degli anni precedenti».
E dalla sala stampa qualcuno rilancia: «Obiettivi a lungo termine? – risponde il presidente – No. Non possiamo avere obiettivi a lungo termine perché in questo tipo di competizioni i programmi devono essere a breve termine».
E il numero uno del Gruppo ripercorre la storia di questa scommessa nel grande circo delle due ruote: «Abbiamo deciso di partecipare nella moto Gp non certo per esibizione. Tanto è vero che io non sono mai andato a vedere le gare. Anche se le seguo in tv. Partecipare è invece una scelta fondamentale per misurarsi. Perché tante volte passiamo intere giornate a discutere con gli ingegneri ma poi contano le prove. E le corse sono un momento di verità».
E ieri, nello stabilimento di Noale c’era tutto lo staff racing pronto a battezzare i due piloti: lo spagnolo Aleix Espargarò e il britannico Sam Lowes. Saranno in sella alla nuova RS-GP, evoluzione del modello 2016 e ora più potente e tecnologicamente più evoluta.
Ma la storia di questi bolidi svelati ieri mattina, non viene scritta solo tra gli storici cappannoni veneti. Perché molti di questi capitoli parlano di Pontedera, soprattutto per quanto riguarda il propulsore che ruggisce sotto il telaio, quest’ultimo progettato e realizzato a Noale.
Il propulsore infatti viene costruito a Pontedera (ne vengono prodotti circa 60 al giorno) per soddisfare la produzione di serie e poi spedito in Veneto dove viene smontato e rimontato per le moto da competizione. «Solo con questa operazione si guadagnano 3-4 cavalli», dicono nel capannone dove si testano i prototipi. Il resto dello sviluppo lo fa la squadra corse. Un team che lavora nel cuore della fabbrica che sta tornando a vedere il segno più per quanto riguarda la produzione dei modelli di serie, dopo anni incerti. Questo vuol dire anche ricadute positive per l’occupazione dopo il ricorso alla cassa integrazione: «Stiamo saturando il primo turno e il secondo turno è molto vicino alla saturazione».
«Aprilia e Moto Guzzi stanno migliorando i risultati – puntualizza Colaninno – Il Gruppo, tra Aprilia e Moto Guzzi vende 35-40 mila moto all’anno. Stiamo migliorando molto nelle vendite in Ue e Usa e, grande sorpresa, stiamo migliorando anche in Asia ovvero Thailandia, Indonesia, Vietnam».
Buone notizie che potrebbero sommari ai buoni risultati nelle prossime gare. «C’è fiducia e voglia di fare bene: vogliamo essere tra i top 10, anzi nella top 5». Dicono gli uomini di Aprilia Racing. La sfida è già in pista.