
Nuovo inquietante caso nei confronti del consigliere di opposizione. Quando fu assessore della giunta Buselli la sua auto venne data alle fiamme.
di Ilenia Pistolesi
Un episodio che desta preoccupazione e che attacca direttamente il consigliere comunale di opposizione tra le fila di Coalizione Civica, Massimo Fidi, che ha ricevuto una lettera anonima. La missiva, inviata senza firma e ritrovata da Fidi nella cassetta delle lettere due sere fa, non contiene minacce né intimidazioni dirette, ma si distingue per alcune frasi scritte in modo sconclusionato e ingarbugliato, di chiaro taglio politico. La particolarità di questa vicenda sta nel fatto che l’autore della lettera non è nuovo a questo tipo di comportamenti. Infatti lo scorso anno Fidi ricevette una lettera simile. Tanto che si può presupporre che dietro alle due lettere si celi lo stesso anonimo autore per la calligrafia pressoché identica e per lo stesso contenuto. Quando Massimo Fidi ricopriva il ruolo di assessore nella giunta Buselli ricevette una chiara, pesante, intimidazione: la sua auto fu incendiata. La recente lettera, pur non contenendo minacce esplicite, ha riacceso le preoccupazioni sulla presenza di soggetti che cercano di intimidire o mettere in difficoltà il consigliere di opposizione, forse nel tentativo di influenzare il suo operato o di intimidire la sua attività politica.
Il consigliere Fidi non sporgerà denuncia. Ecco le sue parole: "Non è la prima volta che succede, dato che anche lo scorso anno avevo ricevuto, in quell’occasione in Comune, una lettera dallo stesso contenuto - dice Fidi - nell’ultima missiva anonima vi sono una serie di frasi scritte in maniera piuttosto sconclusionata che fanno riferimento alla politica. In una di queste frasi si cita addirittura mio nonno poiché era socialista. Si cita l’incatenamento in Regione per la sanità. Non è un contenuto minaccioso o intimidatorio, ma nella mia carriera politica sono stato più volte nel mirino anonimo, senza dimenticare la mia auto che fu incendiata quando ricoprivo il ruolo di assessore. Non mi sono mai negato a nessuno in questi anni, né da assessore né da consigliere di opposizione. Ho ricevuto complimenti, così come critiche talvolta aspre e ho sempre accettato tutto. Non ho paura del confronto, dentro al consiglio comunale e fuori da esso. Ma conto è il confronto politico anche su linee diametralmente opposte, un conto sono le critiche, altro fatto sono le lettere anonime".
A Fidi, è arrivata la solidarietà del sindaco Giacomo Santi. "Il confronto politico, anche nelle sue forme più accese, non deve mai sfociare nella violenza o nella minaccia. Simili atti non solo colpiscono la persona, ma offendono l’intera comunità e i valori democratici che la tengono unita".