Palazzo Rospicciano, il 27 i primi due sfratti

Il sindaco Francesca Brogi esprime vicinanza al bambino preso a schiaffi e alla sua famiglia. "Chiedo il supporto e la collaborazione di tutti"

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di Gabriele Nuti

PONSACCO

Le prime parole sono di vicinanza al bambino preso a schiaffi e minacciato con spranga e chiave inglese e alla sua famiglia. Vicinanza e attesa dell’esito delle indagini dei carabinieri per decidere eventuali altri provvedimenti anche con i servizi sociali. A parlare è la sindaca di Ponsacco, Francesca Brogi. Stiamo parlando di bimbi di 11 anni (la vittima) e 10 anni (chi l’ha colpito). "Questo bambino, secondo quanto mi è stato riferito dai carabinieri, si è reso responsabile di altri episodi in passato – precisa ancora la sindaca Brogi – Fatti i dovuti accertamenti, nei suoi confronti dovranno essere presi provvedimenti come avvenuto mesi fa dopo l’aggressione sullo scuolabus".

Sindaca, due episodi di bullismo in neanche una settimana non sono pochi.

"Il Comune sta facendo tutto quanto possibile per la sicurezza. Telecamere di videosorveglianza, turno notturno della polizia municipale, custodi nei parchi e progetto contro il bullismo coinvolgendo le scuole. Siamo impegnati a trecentosessanta gradi. Ma vorrei dire anche un’altre cosa".

Prego...

"Al palazzo rosa di via Rospicciano abitano un centinaio di bambini e ragazzi rom. Quelli coinvolti in certi episodi sono due-tre. Non è giusto generalizzare come fa il comitato. Rivendico il lavoro che la mia amministrazione sta facendo. Siamo un Comune attento".

A proposito del palazzo di via Rospicciano, a che punto sono gli sfratti?

"Ce ne saranno due il 27 settembre. Dovevano esserci il 16, ma sono stati spostati da chi deve eseguirli che, lo preciso, non è il Comune ma l’ufficiale giudiziario. Noi quel palazzo vogliamo che venga liberato perché vi abitano persone e famiglie che non ne hanno diritto. Il nostro obiettivo è di smantellarlo, ma non possiamo farlo da soli. Occorre una collaborazione tra curatori fallimentari, Prefettura, Regione, forze dell’ordine. Il Comune ha redatto un progetto e siamo aspettando i soldi dalla Regione. Un progetto che prevede accoglienza diffusa delle famiglie almeno su scala provinciale".

In attesa dei soldi della Regione cosa potete fare?

"Possiamo solo tamponare le emergenze. Non lasceremo nessuna famiglia per strada".

Intanto vanno avanti i controlli di polizia e carabinieri.

"Sì e li abbiamo chiesti noi già quando il prefetto era il dottor Castaldo. Abbiamo anche chiesto alla Prefettura un presidio permanente di polizia, ma non è possibile averlo perché il numero delle denunce su Ponsacco non ne giustifica l’attivazione. Bisogna essere lucici, operativi, responsabili e agire con l’aiuto e il supporto di tutti".