Palazzo rosa, appello a Giani "Gestisca l’accoglienza diffusa"

Il gruppo di persone chiede che le famiglie vengano ricollocate in tutta la regione. Ieri altri controlli e sanzioni

PONSACCO

Mentre il comitato ’Ponsacco pacificata’ chiede pubblicamente al presidente della Regione, Eugenio Giani, un incontro per parlare del futuro delle famiglie del palazzo rosa di via Rospicciano e della loro ricollocazione a livello regionale e non solo in provincia di Pisa e Valdera, ieri a Ponsacco è stata un’altra giornata di controlli. Numerose le auto della polizia che hanno presidiato varie zone della cittadina. Non ci sono provvedimenti nei confronti di persone per reati gravi. "Solo controlli e qualche contravvenzione al codice della strada", conferma il vicequestore Luigi Fezza, capo del commissariato di Pontedera.

Come è noto, lo scorso mese di luglio in prefettura a Pisa c’è stato un vertice, con il prefetto Maria Luisa D’Alessandro, al quale hanno preso parte il parlamentare Francesco Berti, la sindaca di Ponsacco Francesca Brogi e i rappresentati del comitato "Ponsacco pacificata" Gabriele Gasperini e Samuele Ferretti. Dopo il vertice – e dopo la decisione del ministro Luciana Lamorgese di inviare rinforzi a Pisa – i controlli a Ponsacco, in via Rospicciano e non solo, sono stati intensificati. Con numerose pattuglie, auto, agenti e militari in divisa.

Il futuro, come annunciato dalla sindaca Brogi nei giorni scorsi, sono gli sfratti e la conseguente ricollocazione delle famiglie del palazzo rosa in altri centri. Il comitato ’Ponsacco pacificata’ chiede al presidente della Regione Eugenio Giani di intervenire e prendere in mano la situazione. "Per le famiglie di Ponsacco – dice il comitato – va utilizzato l’ormai collaudato modello toscano di accoglienza diffusa, cioè regionale. Solo così si può dare una ricollocazione sicura alle famiglie senza creare ghetti come lo è stato, ed è, il palazzo di via Rospicciano".

g.n.