REDAZIONE PONTEDERA

Nuove sorprese dagli scavi "Trovate altre sepolture"

Archeologia, il sito di Ghizzano e la chiesa distrutta dalle frane e saccheggiata

GHIZZANO

L’archeologia è lo strumento primigenio per indagare e sondare il passato. E’ scienza che si unisce alla storia, è ricerca sul campo che squarcia veli di Maja. e riesce, ponendo un occhio indietro, a codificare il presente. E a Ghizzano di Peccioli, la collina del sito archeologico di Santa Mustiola è una sonda che intreccia secoli e diverse culture e civiltà, che affonda nel trapassato remoto continuando a donare l’essenza per antonomasia, lo stupore. Intanto, grazie a un’intuizione del sindaco Renzo Macelloni, i visitatori possono ammirare una ricostruzione di quella che fu la chiesa dedicata al culto di una Santa longobarda, Santa Mustiola, ammirando un modello ideale di perimetri e e altezze dell’antico luogo di venerazione che fu crocevia per secoli interi e luogo prescelto per le sepolture di caste patrizie. E la campagna di scavi, sostenuta da Comune e Belvedere Spa, quest’estate si concentra sui misteri che avvolgono la chiesa medievale, luogo di pellegrinaggio e attorno alla quale sono state rinvenute circa 350 sepolture. Ne parliamo con Elisa Piludu, direttrice scientifica dello scavo.

Direttrice, cosa si indaga in questa nuova campagna di scavi a Santa Mustiola, la Spoon River della Valdera?

"Stiamo scavando il crollo del paramento della chiesa, nella parte a sud, che già lascia molti dati. Notiamo filari di pietra, ed è come se il muro si fosse sgretolato, finendo a terra d’un colpo, ma lasciando le pietre in fila".

Cosa significa?

"Vuol dire che questa porzione di collina ha subìto frane, come in altre sue parti, ma ci consegna pezzi di mura disposte in fila, Questo ci permette di ricostruire la storia della chiesa, perché dagli atti risulta che dopo la frana, la chiesa fu fatta ricostruire nei primi decenni del 1200. E ciò certifica che, diminuendo lo spazio della chiesa, fu aumentato quello destinato al cimitero".

E’ come un mistero che ogni anno deve essere spinto fuori dalla sua bolla di quiete : cosa avete scoperto in più?

"Nuove sepolture, una tomba databile intorno al 1300 con resti di 7 uomini imparentati, dato che alcuni presentano la stessa malattia, l’anemia".

E cosa svelano gli scavi rispetto alle sepolture?

"Tratti non lineari. Tombe come nel’uso medievale, in cui si seppellivano i corpi con la testa a ovest e i piedi a est. Ma abbiamo trovato anche resti sepolti in maniera diversa, che non seguivano l’andamento della chiesa e che quindi sono antecedenti alla stessa".

La chiesa fu soppressa nel 1512. Cosa accadde dopo?

"Una vera spoliazione dei materiali più pregiati, proseguita nei secoli. Lo vediamo nel lato sud-est dello scavo, dove è evidente la mano dell’uomo che ha saccheggiato i materiali più preziosi della chiesa".

Ilenia Pistolesi