"Nuova istanza per riesumare il cadavere"

Il legale che assiste i familiari di Cipolletti e il silenzio della Procura di Roma in questi mesi: "Solo un’altra autopsia può essere decisiva"

PONSACCO

di Carlo Baroni

Un mistero lungo due anni. A cui solo nuovi accertamenti sul corpo, a questo punto, potrebbero dare una risposta. E’ il giallo della morte di Salvatore Cipolletti, 25 anni, trovato cadavere dopo un volo dal settimo piano di un appartamento di Varsavia dove si trovava in vacanza con alcuni amici con cui condivideva la passione per i giochi on line. Il caso di Salvatore Cipolletti, ponsacchino, è ancora aperto. Non più a Varsavia, ma alla Procura di Roma, competente per la morte degli italiani all’estero. Il legale che assiste i genitori del 25enne, il penalista pisano Andrea Di Giuliomaria (nella foto a sinistra), da sette mesi ha fatto istanza per la riesumazione del cadavere chiedono che si proceda con nuovi indagini medico legali. Richiesta, per ora, senza risposta.

"Il silenzio della Procura di Roma è francamente inspiegabile a fronte della gravità dell’episodio occorso al giovane Salvatore – spiega l’avvocato Di Giuliomaria –, nonché, rispetto alle macroscopiche contraddizioni risultanti dal confronto tra le investigazioni polacche e quelle di questa difesa".

"Purtroppo – aggiunge il legale – è fatto tristemente notorio che i delitti commessi all’estero si trovino a vivere spesso, per un lungo periodo, in un “limbo procedurale” in ragione delle difficoltà di coordinamento tra gli organi inquirenti dei diversi paesi coinvolti". Ma è nel corpo di Salvatore, forse, la risposta che manca per risolvere il giallo. "Un nuovo esame autoptico, posto in essere dall’autorità italiana e partecipato da un consulente di parte – conclude il legale –, avrebbe il pregio di dirimere le zone grigie dell’indagine che ad oggi risultano di fatto inesplorate dalle autorità polacche e fornire, finalmente, delle risposte circa la tragica fine di questo ragazzo che i genitori attendono da troppo tempo. Proprio in questi giorni stiamo predisponendo un’istanza volta a sollecitare la Procura di Roma in tal senso".

Ci sono aspetti ben precisi che hanno spinto la famiglia, attraverso l’avvocato, a chiedere la riesumazione e nuovi approfondimenti. In particolare le risultanze tossicologiche che avrebbero fatto emergere l’assenza di tracce di stupefacenti nel corpo della vittima. Quando invece altri accertamenti e dichiarazioni avrebbero indicato che Salvatore avrebbe assunto sostanze nella prima ricostruzione di quella notte dai contorni inquietanti che ha fatto emergere frequentazioni del dark web, psiconauti, chat criptate e tracce di navigazioni nella parte più pericolosa della rete. Ma c’è anche altro? Questo il punto cruciale per cui la famiglia chiede di far parlare ancora il corpo.