"Macca", ovvero museo open air, ma anche battaglia a suon di carte bollate fra un privato, Andrea Giuntini, e il Comune. Nel cuore del paese si consuma la diatriba legale che ha portato il Consiglio di Stato a sospendere l’esproprio dei fondi sotto le logge per la sede del Macca. "Sono fondi adibiti a attività commerciale – è il mantra che da tempo ripete Giuntini – e ora il Comune dovrà risarcirci di 2 mila euro". Per il leader di opposizione Magdi Nassar, " il Comune aveva cercato di accorciare i tempi fissando lo sfratto per lunedì prossimo, per cui sono felice che, pur nelle ristrettezze dei tempi, i giudici siano riusciti a fermare questa vergogna. La vicenda non ha diviso il Paese, che abbastanza unanimemente ha condannato questa ennesima follia. É a mio avviso evidente da sempre come l’esproprio manchi di basi oggettive: un esproprio deve basarsi su una necessità oggettiva legata ad un interesse pubblico, non si può fare un esproprio e successivamente fare il progetto dell’opera da realizzare, secondo la formula ’intanto te lo esproprio, poi si vede cosa ci si fa’. Va aggiunto che il Comune, oltre alle spese di condanna, ha speso in questi anni cifre esorbitanti in questa faccenda, impedendo ad un importante imprenditore locale di investire. E ora l’esproprio è sospeso".
Ecco la posizione del Comune, con l’ordinanza che sospende, per ora, l’efficacia della delibera di consiglio comunale in attesa del dibattimento e rimanda l’esame nel merito della procedura di esproprio all’udienza per la discussione, Udienza che deve essere ancora fissata dal Presidente della Sezione del Consiglio di Stato in materia di espropri: "In questo caso – spiega il sindaco Renzo Macelloni – una sezione del Consiglio di Stato ha ritenuto di sospendere, relativamente agli immobili della società appellante, l’efficacia della variante in attesa dell’udienza, per altro non ancora fissata. Quindi dovremmo aspettare la sentenza definitiva e capire quale sarà la decisione finale. Per non perdere, però, ulteriore tempo riteniamo di dover ripartire immediatamente con una nuova procedura, tenendo conto precauzionalmente dell’atto di sospensiva pubblicato ieri. Abbiamo già dato mandato al responsabile dell’ufficio urbanistica di riattivare le procedure per arrivare il prima possibile al nuovo consiglio comunale in cui si adotteranno tutti gli atti necessari per completare il procedimento di esproprio. Il progetto del Macca è fondamentale".
Ilenia Pistolesi