
Gilberto Biasci, 32 anni, ristoratore di Lari
Pontedera, 2 marzo 2019 - LA VALDERA è sconvolta dalla tragedia della morte di Gilberto Biasci. Mentre la sua terra, Lari, – così come la limitrofa Casciana Terme, è sotto choc. L’amministrazione comunale, ieri mattina, ha annullato una conferenza stampa. Mentre il sindaco Mirko Terreni, praticamente coetaneo di della vittima, ha affidato ad un post lo strazio della comunità. «La morte di Gilberto Biasci lascia un vuoto e un dolore grandissimo in tutti noi – scrive Terreni –. Tutti noi ci stringiamo intorno a Paolo e Carmela (i genitori di Gilberto) in questo momento di grande sofferenza. Ciao Gilberto ci mancherai moltissimo». Poi il primo cittadino aggiunge: «Gilberto era uno di noi, un ragazzo solare, sempre sorridente, siamo tutti sconvolti». Terreni ha fatto visita ai genitori, si è stretto alla mamma, alla sorella e al padre di Gilberto che è stato suo predecessore: Paolo Biasci è stato a lungo sindaco di Lari, dal 1978 al 1991. Un uomo amatissimo a Lari, che ha continuato a restare vicino alla politica e al Pd fino a poco tempo fa e che oggi seguiva, dandogli una mano, il figlio nell’avventura della ristorazione. «Gilberto – ricorda il sindaco – era molto attivo anche nella vita del paese, era innamorato del calcio e giocava nella Polisportiva. Dava una mano per la sagra della ciliegia allo stand della società. Insomma era uno di quei giovani che c’era sempre».
Gilberto frequentava anche il circolo Arci, soprattutto al sera, dopo aver chiuso il ristorante «I burattinai» che aveva aperto in società con un amico. E da ieri sera quel piccolo «grande» mondo che riunisce i giovani del paese – e dove confidenzialmente Gilberto veniva chiamato «Gillo» – è come avvolto in una fitta coltre di dolore e disperazione. Tutti increduli e sgomenti che quel sorriso non tornerà più a farsi vedere e ad allietare le serate.
La casa di Gilberto è un via vai di gruppi di amici, increduli e stremati, che sentono il bisogno di andare ad abbracciare i genitori. Mentre attendono che la salma venga restituita alla famiglia per poter salutare Gilberto un ’ultima volta.
Anche il medico del paese, Gaetano Mazza, si è stretto all’ex sindaco ed ai suoi congiunti. «Gilberto l’ho visto nascere – spiega –. Sono il suo medico da quanto è venuto al mondo, i miei figli sono suoi amici. Non riesco a crederci. Gilberto aveva alcune caratteristiche che lo rendevano speciale: semplicità ed onestà, era profondamente onesto e serio. Anche per questo aveva tanti amici e molti si confidavano con lui». Anche sui social, ieri, sono apparse lacrime per la morte prematura del 32enne che, seppure per un breve periodo, è stato anche appassionato collaboratore de La Nazione. Prima che l’estro e l’amore per la cucina lo portassero a mettere in piedi un ristorante molto amato all’ombra del Castello.