Morte di Staino, grande dolore anche a Peccioli. Raccontò la discarica con il suo "Pecciolo"

Sergio Staino, vignettista e giornalista, è scomparso all'età di 83 anni. A Peccioli, in Valdera, ha raccontato la realtà della discarica di Legoli con un percorso educativo per i più piccoli. Nel 2016, i suoi disegni sono stati stampati su grandi pannelli. Un legame che non si è interrotto con il tempo.

Anche Peccioli piange la morte di Sergio Staino. Il vignettista e giornalista è scomparso ieri all’età di 83 anni dopo una lunga malattia. In Valdera la sua matita ha raccontato più volte la realtà della discarica di Legoli. Lo ha fatto inventando il personaggio Pecciolo agli inizi del 2000 protagonista di un percorso educativo per la sensibilizzazione al tema dei rifiuti dei più piccoli. Nel 2016 proprio a Legoli sono stati installati dieci grandi pannelli firmati Sergio Staino. Grandi tele con elementi della natura e della fantasia. Le sue chiocciole, i cavalieri, i giullari, i principi e le principesse di lontani paesi, gli insetti giganti e i bizzarri musicisti ideati dal fumettista campeggiano ancora là tra le colline artificiali della discarica. Un’opera che nacque da una necessità industriale: riparare dal vento l’impianto dove vengono trattati i rifiuti per evitare che questi fuoriescano. Da un intervento necessario ne venne fuori un manifesto artistico. Un’inversione di proporzioni, in un mondo fantastico in cui gli uomini diventano piccoli al cospetto dell’altezza delle margherite o della grandezza di un insetto. "Nel 2000 ho dovuto dire addio agli strumenti tradizionali del disegnatore per problemi di vista – aveva raccontato Staino durante l’inaugurazione di quelle opere – ma il computer e le nuove tecnologie mi hanno regalato nuovi stimoli, perché è materia che non finisce mai, e oggi grazie ed Esanastri, che ha realizzato i pannelli, posso vedere i miei disegni stampati su grandi dimensioni". Un legame che non si è interrotto con il tempo.

Sarah Esposito