
di Ilenia Pistolesi
Alla sua morte, avvenuta nel 2021, Mila Bacci ha voluto che quel legame, intriso di lavoro e impegno quotidiano, ma anche del valore pregnante delle proprie radici, rimanesse imperituro. Ex dipendente comunale, scomparsa all’età di 75 anni, Bacci ha nominato il Comune di Volterra come suo erede universale. Ora gli abiti della donna saranno destinati a un’opera nobile di beneficenza, un ulteriore atto di pura generosità che mantiene in vita quella spinta verso il prossimo che ha guidato come un faro l’esistenza dell’ex dipendente comunale. Un testamento straordinario, che è cifra distintiva di un amore viscerale per la città, e ne è messaggera la donazione che il Comune, beneficiario del lascito testamentario, farà alla Caritas e alle Parrocchie cittadine, che hanno lanciato un Sos a Palazzo dei Priori negli scorsi giorni per chiedere un aiuto verso i profughi. Perché le emergenze svelano tanti aspetti duri e delicati. Come ad esempio la mancanza di una giacca o una maglia per chi si ritrova a affrontare la vita lontano dalla sua casa, dal suo nido, privato di tutto. Il Centro di Raccolta delle Parrocchie di Volterra quindi, per far fronte alla carenza di vestiario, ha chiesto al Comune la donazione di indumenti in possesso dell’ente per i profughi bisognosi.
E nell’appartamento della signora Bacci, che rientra nel testamento come bene lasciato in eredità al Comune, vi sono abiti inutilizzati. "Un uso degli abiti per scopi umanitari – recita una recente delibera di giunta – è rispettoso delle finalità testamentarie. Accogliamo quindi la richiesta mettendo a disposizione tutto il vestiario attualmente disponibile nell’abitazione della signora Mila Bacci allo scopo di fornire ogni possibile sussidio alle popolazioni sofferenti a causa delle crisi internazionali attualmente in corso". "Quello di Mila è stato un grande atto di amore verso la città – commenta il sindaco Giacomo Santi - stiamo concludendo l’intero iter della successione, dopo che la nostra ex dipendente, alla sua morte, ha nominato il Comune di Volterra come erede unico. E’ giunta in Comune una richiesta ufficiale da parte di Caritas, perché in questo momento c’è bisogno di reperire vestiti per i profughi. Credo che la donazione dei vestiti di Mila rientri in maniera piena in quelli che erano i suoi desideri, aiutare il prossimo".
"E questo è un gesto bellissimo di Mila per i più bisognosi – conclude il primo cittadino – . Fare del bene era la sua missione. E la morte non ha spezzato la sua anima nobile. Oltre alla donazione degli abiti per la Caritas, nel totale rispetto delle sue ultime volontà, andremo a istituire borse di studio e installeremo una nuova area gioco per i bambini".