REDAZIONE PONTEDERA

Massaggi hot, tre anni alla titolare del centro

Maria Luisa Valdiserra è stata ritenuta responsabile di favoreggiamento della prostituzione. Nel processo hanno testimoniato gli ex clienti

PONSACCO

di Carlo Baroni

Un processo di primo grado, quello che si è concluso ieri, che ha visto sfilare decine di clienti di quel centro massaggi di Ponsacco dove, è emerso, non si praticavano i classici trattamenti. O comunque non solo quelli. I clienti potevano ricevere massaggi che arrivavano anche nelle parti intime. E ieri la titolare di quel centro, Maria Luisa Valdiserra 55 anni, originaria di Pontedera – difesa dall’avvocato Andrea Di Giuliomaria – è stata condannata per favoreggiamento della prostituzione visto che, secondo le indagini, nel suo locale le cose sarebbero andate oltre la semplice cura del corpo: tre anni di reclusione, oltre multa, è la pena inflitta all’imprenditrice dal collegio presieduto dal giudice Beatrice Dani. Il pubblico ministero Flavia Alemi, al termine di una dettagliata requisitoria che ha ripercorso tutte le tappe dell’indagine, e quanto emerso dall’istruttoria dibattimentale, aveva chiesto che la donna fosse condannata a cinque anni ci reclusione.

Il difensore, nell’articolata arringa, ha offerto ai giudici un diverso copione di tutta la vicenda. Le ragazze coinvolte nell’attività erano sia italiane che straniere. Ai poliziotti del Commissariato di Pontedera era bastato “agganciare” alcuni clienti del centro massaggi per capire il vero business con clienti che arrivavano non soltanto dalla Valdera, ma anche da Pisa e dintorni. Una realtà, dunque, frequentata da uomini provenienti da una vasta zona per quelle sedute in pieno relax dove ad un certo punto – stando a quanto emerso dalle testimonianze – volava via anche l’asciugamano attorno alla vita. E tutto diventava "hot". E un bel gruppo di questi, tra non poco imbarazzo, avevano dovuto raccontare ai giudici come stavano davvero le cose, come avevano conosciuto il centro e quali trattamenti avevano ricevuto.

"Mai avuto, però, rapporti sessuali completi con quelle ragazze – disse uno dei clienti –. Anche se, mi fu detto, che era possibile averne". E tutto aveva una tariffa: da 50 euro a 150. Lui, in due volte, aveva pagato 120 euro e in un caso gli fu fatta

anche la ricevuta. Non pagò all’imputata, ma sempre ad una

delle ragazze. I clienti, alcuni dei quali con moglie e figli, sono passati – tra varie udienze – dal lettino immerso nei profumi di olii ed essenze, al banco di testimoni dell’aula penale per chiarire cosa andavano a fare nel salone benessere della signora Valdiserra: un luogo – ieri è stato disposto il dissequestro dell’immobile – che molti avrebbero conosciuto con il passaparola ed altri grazie ad alcune inserzioni ad hoc sul web con proposte più o meno esplicite.