Mascherine contraffatte vendute agli enti pubblici: sequestrati 250mila euro all'azienda

I dispostivi di protezione, forniti anche a Comuni e Rsa, non erano idonei per uso sanitario

Guardia di finanza in azione

Guardia di finanza in azione

Pontedera, 19 gennaio 2022 - Lo scorso febbraio, la guardia di Finanza di Pontedera, in un'operazione denominata 'Burlamask', aveva scoperto a Calcinaia un'azienda che produceva mascherine contraffatte e insicure. 

Adesso c'è un nuovo sviluppo dell'operazione “Burlamask”: le fiamme gialle hanno eseguito nei confronti della medesima azienda un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Pisa, su richiesta della Procura della Repubblica di Pisa, per un ammontare complessivo di oltre 250mila euro, somma corrispondente ai proventi illeciti ottenuti dalla produzione e commercializzazione dei dispositivi irregolari.

L’impresa, infatti, nel corso dell’emergenza Covid-19, aveva rapidamente riconvertito la propria produzione da capi di abbigliamento a quella di mascherine ed aveva posto in vendita nel 2020 oltre 300.000 dispositivi “filtranti a 3 veli”, corredandoli di autocertificazioni, poi rivelatesi false. Le attività di indagine, suffragate dagli accertamenti eseguiti anche presso l’Istituto Superiore di Sanità, hanno consentito di classificare i dispositivi prodotti come “mascherine generiche” e, quindi, non idonee per uso sanitario.

I predetti dispositivi erano stati forniti non solo ad aziende private, ma anche a Comuni, Aziende partecipate ed a Residenze Sanitarie Assistite. I due amministratori della società sono stati denunciati  per frode in commercio e frode nelle pubbliche forniture.