
Manganellate al corteo. Le scuole della provincia e una durissima condanna
PONTEDERA
I fatti di Pisa hanno avuto una larga eco anche in provincia. In particolare negli ambienti scolastici. Ieri l’Itis Marconi di Pontedera ha diramato un comunicato sottoscritto anche dal consiglio di istituto. "Esprimiamo profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti la mattina del 23 febbraio nel centro di Pisa che hanno anche causato il ferimento di giovani studentesse e studenti da parte delle forze dell’ordine – si legge nel comunicato del Marconi – In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto, auspichiamo che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca. Riteniamo che proprio in contrasto alla tragica situazione che si sta sviluppando in Israele e Palestina, debba sempre prevalere il dialogo civile, democratico e assolutamente non violento. Siamo preoccupati che quanto accaduto porti a polarizzazioni e scontri che distolgano l’attenzione da una opinione pubblica sempre più consistente che chiede l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e l’avvio di un processo di pace equo e condiviso. Il consiglio di istituto dell’Itis Marconi, riunito in sessione straordinaria e urgente, con la presenza di tutte le componenti, concorda con quanto sopra esposto e ribadisce l’importanza del rispetto dell’articolo 21 della nostra Costituzione: ’Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’". Per la dirigente dell’Ipsia Pacinotti di Pontedera, Maria Giovanna Missaggia, "i fatti si commentano da soli", mentre il preside del Liceo XXV Aprile, Sandro Scapellato, afferma: "Niente da comnentare oltre le parole autorevoli del Presidente Mattarella".
In un comunicato, sottoscritto da 113 tra docenti e ata, il personale dell’Istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Castelfranco "esprime massima solidarietà con le ragazze e i ragazzi che venerdì scorso avrebbero voluto esercitare il loro diritto, che è anche il nostro, di essere cittadini consapevoli e attivi". "Vedere l’accesso sbarrato dalla polizia a una delle piazze principali della città di Pisa per motivi presunti di sicurezza, con le indegne conseguenze che conosciamo – il comunicato del da Vinci – ha destato in noi sconcerto e preoccupazione. Non è forse la piazza il simbolo della cittadinanza che si ritrova e agisce nell’interesse della comunità? Non è forse la piazza il simbolo dello spazio democratico che unisce, anche nella diversità di pensiero, e che protegge da ogni espressione di violenza e autoritarismo? Riteniamo che la scuola tutta non possa che identificarsi con piazza dei Cavalieri, che mai più dovrà essere sbarrata, ferita e umiliata".