CARLO BARONI
Cronaca

Caso liceo Marconi: "La Procura sta già indagando"

Infuocata assemblea al Cattaneo per gestire l'emergenza del trasloco verso La Scala. Intanto spunta una relazione che getta ombre su come fu gestito il trasferimento della scuola nel 2008

L'assemblea

San Miniato, 29 ottobre 2016 - "La Procura della Repubblica sta già indagando e noi, come Comune di San Miniato,  stiamo valutando le vie legali con i responsabili di questa situazione perchè chi ha sbagliato, stavolta, deve pagare". Parole che il sindaco Vittorio Gabbanini ha scandito nell'infuocata assemblea di genitori e studenti ospiti nell'auditorium del Cattaneo per le comunicazioni sullo stato dell'arte per quanto riguarda l'emergenza liceo Marconi. Emergenza che costringerà gli alunni a tre o quattro settimane di lezioni serali, ma  c'è anche il rischio che la sede provvisoria a La Scala sia pronta solo dopo le vacanze di Natale. "L'immobile dell'ex economato Carismi è  più grande di quello di San Donato - ha aggiunto il sindaco Gabbanini - . È  in ottime condizioni. Se fosse per uffici sarebbe pronto".

Ma è una scuola e ci sono adeguamenti importanti da fare: c'è già stato il sopralluogo di  Asl e vigili del fuoco.  E ci sono delle cose che non vanno bene: non ci sono sufficienti finestre  e non si può pensare, ora  in piena emergenza, di farne  di nuove. "Le porte si aprono all'interno e non all'esterno e non si possono girare - ha proseguito Gabbanini - Secondo gli standard i bagni non sono sufficienti. Ci sono oltre 300 mila euro di lavori da fare. Ma se i lavori  partono subito tra un mese è pronto". Tantissimi gli interventi e le prese di posizione.

Finita l'assemblea a scuola i gruppi di opposizione  in consiglio comunale a San Miniato hanno fatto una conferenza stampa per una presa di posizione congiunta e illustrare un documento importante: "La perizia con cui fu chiuso il vecchio liceo Marconi nel 2008  è stata fatta con criteri non in regola - ha detto Alessandro Niccoli del gruppo San Miniato Possibile - L'abbiamo fatta analizzare da uno studio di Pontedera che rileva come il liceo fu chiuso in assenza di pericoli: non era rispondente alle norme sismiche, ma la struttura non aveva criticità, il terreno su cui insiste era solido e con 6 milioni sarebbe stato ristrutturato e consolidato". I consiglieri Cavallini (Immagina San Miniato), Corsi (Forza Italia), Benvenuti (Cinque Stelle) e Niccoli hanno depositato questa perizia e chiedono al Comune e alla Provincia di ripartire da quella struttura: "Neanche un euro deve essere più speso a San Donato e il liceo non deve tornarci più".