
L'assemblea
San Miniato, 29 ottobre 2016 - "La Procura della Repubblica sta già indagando e noi, come Comune di San Miniato, stiamo valutando le vie legali con i responsabili di questa situazione perchè chi ha sbagliato, stavolta, deve pagare". Parole che il sindaco Vittorio Gabbanini ha scandito nell'infuocata assemblea di genitori e studenti ospiti nell'auditorium del Cattaneo per le comunicazioni sullo stato dell'arte per quanto riguarda l'emergenza liceo Marconi. Emergenza che costringerà gli alunni a tre o quattro settimane di lezioni serali, ma c'è anche il rischio che la sede provvisoria a La Scala sia pronta solo dopo le vacanze di Natale. "L'immobile dell'ex economato Carismi è più grande di quello di San Donato - ha aggiunto il sindaco Gabbanini - . È in ottime condizioni. Se fosse per uffici sarebbe pronto".
Ma è una scuola e ci sono adeguamenti importanti da fare: c'è già stato il sopralluogo di Asl e vigili del fuoco. E ci sono delle cose che non vanno bene: non ci sono sufficienti finestre e non si può pensare, ora in piena emergenza, di farne di nuove. "Le porte si aprono all'interno e non all'esterno e non si possono girare - ha proseguito Gabbanini - Secondo gli standard i bagni non sono sufficienti. Ci sono oltre 300 mila euro di lavori da fare. Ma se i lavori partono subito tra un mese è pronto". Tantissimi gli interventi e le prese di posizione.
Finita l'assemblea a scuola i gruppi di opposizione in consiglio comunale a San Miniato hanno fatto una conferenza stampa per una presa di posizione congiunta e illustrare un documento importante: "La perizia con cui fu chiuso il vecchio liceo Marconi nel 2008 è stata fatta con criteri non in regola - ha detto Alessandro Niccoli del gruppo San Miniato Possibile - L'abbiamo fatta analizzare da uno studio di Pontedera che rileva come il liceo fu chiuso in assenza di pericoli: non era rispondente alle norme sismiche, ma la struttura non aveva criticità, il terreno su cui insiste era solido e con 6 milioni sarebbe stato ristrutturato e consolidato". I consiglieri Cavallini (Immagina San Miniato), Corsi (Forza Italia), Benvenuti (Cinque Stelle) e Niccoli hanno depositato questa perizia e chiedono al Comune e alla Provincia di ripartire da quella struttura: "Neanche un euro deve essere più speso a San Donato e il liceo non deve tornarci più".