
di Ilenia Pistolesi
Tre anni esatti in cui la posta nella centrale piazza dei Priori ha ridotto drasticamente gli orari di apertura al pubblico. Tre anni dallo scoppio della tempesta pandemica in cui gli sportelli non sono tornati agli orari che erano svolti nell’era pre-Covid. Il che, da allora, ha scatenato fior di proteste in virtù dei disagi che la serrata pomeridiana porta con sé da anni: motivo che spinge di nuovo la Lega Spi Cgil Alta Valdicecina Colline Marittime a chiedere un incontro urgente a Poste Italiane per capire quale aria stia tirando. Gli uffici postali in piazza dei Priori (gli unici sportelli presenti in città, se non consideriamo gli uffici dislocati a Saline e Villamagna) torneranno a affettuare l’orario a pieno regime, come prima del marzo 2020, oppure resteranno aperti solamente la mattina? E’ questo l’interrogativo che si pone il sindacato dei pensionati, a fronte delle continue lamentele degli utenti e dei disagi che da tempo gli stessi patiscono a causa dell’orario ridotto degli uffici postali. Spi Cgil ha inviato una missiva urgente alla direzione Poste Italiane Toscana e al Comune, ripercorrendo ciò che è accaduto dall’arrivo del Covid in poi e rimarcando le rassicurazioni avute in merito a una riapertura pomeridiana delle Poste.
"Avevamo, a suo tempo, tenuto incontri con i vertici locali di Poste Italiane, e soprattutto avevamo ottenuto alcune rassicurazioni riguardo il ripristino ell’apertura pomeridiana dell’ufficio postale dopo la parentesi Covid – sottolinea il sindacato – urgeva una collocazione del bancomat al di fuori degli uffici in modo tale che lo stesso potesse essere utilizzato 24 ore su 24, così come era necessaria una sua sostituzione con un dispositivo di ultima generazione. Pur prendendo atto dello spostamento dell’Atm fuori dagli uffici, anche se al momento non è ancora stato sostituito con uno nuovo, grazie soprattutto alla collaborazione del Comune, persiste purtroppo un orario che prevede la chiusura pomeridiana dell’ufficio. A fronte di questa situazione si registrano disagi da parte della popolazione, in particolare dei più anziani, che sono anche i maggiori fruitori dei servizi allo sportello". Motivi per cui Spi Cgil torna a chiedere a gran voce un summit.