L’anfiteatro diventa un buon esempio per la politica riminese

L'anfiteatro romano di Rimini, scoperto nel 1843-44 e parzialmente riportato alla luce negli anni '20 e '30, viene confrontato con il successo della scoperta e valorizzazione dell'anfiteatro di Volterra. Il consigliere comunale di Rimini Gioenzo Renzi critica la mancanza di attenzione e finanziamenti per il monumento riminese.

VOLTERRA

Volterra e la sua meraviglia celata per secoli, l’anfiteatro dei Cesari, diventano emblema di buone pratiche. Il grande monumento riemerso per puro caso nel 2015, e da allora sotto i ferri di un team di archeologi che ne hanno riportato alla luce già una buona porzione, riuscendo anche a trovare il punto esatto dell’arena in cui si davano battaglia i gladiatori, a Rimini si trasla in esempio nazionale da ricalcare. Perché? Il motivo è semplice: nella città romagnola c’è il consigliere comunale Gioenzo Renzi di FdI che parla di una riscoperta "negata" da 80 anni.

L’anfiteatro romano di Rimini, risale al II secolo d.C. con l’asse maggiore di m.117 e il minore di m.88, capace di accogliere 10.000-12.000 persone, è stato svelato nei sondaggi del 1843-44 dello storico riminese Luigi Tonini, e riportato parzialmente alla luce, con la campagna di scavi dal 1926 al 1939. Da qui, l’oblio. E il paragone con la narrazione vincente, a detta del consigliere riminese, dell’anfiteatro di Volterra, risulta impietoso per la capitale della Romagna. "Fino ad oggi, sono state condotte a Volterra 7 campagne di scavi e entro due anni sarà portato alla luce il monumento nel suo complesso. E’ stata aperta anche una pagina Facebook, "l’anfiteatro che non c’era", per consentire a tutti di seguire, passo dopo passo, i ritrovamenti e la valorizzazione.- dice il consigliere riminese - Lo scavo, il restauro e la valorizzazione dell’anfiteatro romano di Volterra, sono stati sostenuti dai finanziamenti degli enti locali per circa 1 milione e mezzo di euro e del ministero della cultura per 7,5 milioni di euro. L’entusiasmante scoperta e valorizzazione, in dieci anni, dell’anfiteatro romano di Volterra, rende ancor più ingiustificabile lo stato dell’anfiteatro di Rimini".