
La tragedia
Pontedera, 1 marzo 2016 - Al via il processo civile sulla vicenda della morte di Giorgio Donati di Palaia causata da una scarica micidiale di corrente mentre pescava nell’area dell’ex Fornace Braccini. La prima udienzza è stata fissata per il prossimo aprile: tutti gli eredi, escluso il padre della vittima, infatti, sono usciti dall’azione penale che invece proseguirà il 23 maggio.
Nei giorni scorsi la giunta comunale di Pontedera ha dato incarico all’avvocato Chiara Fontanelli, fiduciario della compagnia assicurativa Unipol-Sai, per la difesa del Comune nel giudizio promosso appunto dagli eredi per il risarcimento danni. L’amministrazione comunale, infatti, insieme al circolo sportivo “Lago Nemo”, alla società “Filmcafè Srl” e alla società “Entomox Srl” è stato chiamato in causa davanti il tribunale di Pisa.
Si va al processo anche sul fronte penale, dopo che nel novembre scorso è stata definitivamente archiviata la possibilità di andare ad un patteggiamento. L’ipotesi – lo ricordiamo – era stata ventilata come strategia processuale, ma non ha avuto seguito e davanti alla richiesta di proscioglimento degli indagato il Gip del Tribunale di Pisa Giuseppe Laghezza dispose il processo per gestori del laghetto dove è morto Donati, ucciso dalle scariche di corrente dopo che la sua canna da pesca in fibra di carbonio aveva toccato un cavo elettrico di un traliccio vicino al laghetto «Nemo», nell’area dell’ex fornace Braccini. Compariranno davanti il giudice penale M. F. di San Miniato, legale rappresentante della società Nemo che gestisce il laghetto dove è avvenuta la tragedia e D. B. di Pontedera, legale rappresentante dell’Ati (associazione temporanea di impresa), composto dalle società Filmcaffè e Entomox che ha avuto in gestione i laghi Braccinidal Comune di Pontedera. Entrambi risponderanno di omicidio colposo.
Era l’estate del 2013 quando avvenne la tragedia. La notizia fu scioccante: un uomo morto sotto scarica di 30mila volt mentre stava pescando, micidiale la fatalità della canna che fece da conduttore per la scarica della corrente elettrica. Inutili anche i tentativi di rianimarlo, effettuati sul posto dal personale del 118 e dai vigili del fuoco.